——– Original Message ——–
Subject: | Letterina ai giornali |
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Date: | Sat, 6 Dec 2014 04:38:11 +0100 |
From: | archifress@tiscali.it |
To: | associazioneazimut@tiscali.it |
la grande retata romana ricorda a tutti che mafia e corruzione prosperano proporzionalmente al denaro pubblico e ai poteri “pubblici”. Dobbiamo costruire una governance ove la politica gestisca il meno possibile denaro pubblico, anzi, ove di denaro pubblico ce ne sia il meno possibile.
Luigi arch Fressoia, pg
[ ULTIMI – NOSTRI – SERVIZI IN RETE ]
[ anteprima di web – 4.12.2014 ]
Associazione Azimut ha condiviso un link.
[ anteprima di web – 5.12.2014 ]
Associazione Azimut ha condiviso un link.
——– Original Message ——–
Subject: | Un’altra Cassazione a Favore della Categoria |
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Date: | Mon, 1 Dec 2014 22:45:56 +0100 |
From: | Daniele Sannino <anidadan@gmail.com> |
To: | ( . . . ) |
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——- Original Message ——–
Subject: | “dimenticanze” partigiane |
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Date: | Sat, 6 Dec 2014 11:28:38 +0100 |
From: | Vincenzo Mannello <info@vincenzomannello.it> |
To: | ( . . . ) |
Se lo avessi letto sulla Unità degli anni 1960-70 lo avrei ritenuto piú adeguato ai tempi della “lotta dura e pura” e del Sol dell’avvenire. Oggi,alla luce delle verità venute fuori grazie a scrittori come Pansa (antifascisti dichiarati doc) non pensavo proprio di poter leggere una celebrazione rituale palesemente faziosa ed incompleta,oltre che letterariamente pomposa stile Russia stalinista.
Comunque se il sig. Sciacca e le donne dell’UDI vogliono ricordare così le cadute della Resistenza facciano pure. In fin dei conti fin pochi decenni fa sembrava proprio quella la reale configurazione di quei tragici anni. Eroine immacolate,tutte bellissime,gioiose ed affascinanti,vere star del cinema (lo scrive Sciacca) impugnarono le armi contro il nemico e per questo vennero uccise,arrestate,torturate e violentate dai nazifascisti. Quindi,improvvisamente,dal giorno dopo il 28 aprile 1945…non si sa più (secondo lo articolo) cosa fecero queste sante donne…ovviamente le sopravvissute. A parte la confusione fatta dal sig. Sciacca che tra le violentate ha messo pure la Ciociara scambiando gli stupratori marocchini (protettori delle sue partigiane) con i teutonici ariani,ho notato come nessun accenno sia stato fatto alle altre donne,quelle militanti nella Repubblica Sociale Italiana. Niente,di niente sulle vittime degli agguati partigiani che assassinarono donne in camicia nera. Fino al 28 aprile 1945 era la guerra…,ma dopo ? Nel maggio e nei mesi successivi di quali stragi al femminile si macchiarono i partigiani e le partigiane affascinanti o meno che fossero ? Forse quelle erano fasciste (militari del Servizio Ausiliario Femminile e pure civili) e meritavano stupri,torture nonché di essere trascinate per strada e poi assassinate ? Peccato la guerra fosse finita….ma per Sciacca e UDI forse non lo è neppure oggi. Comunque anche io sono un italiano ed un lettore de La Sicilia. Spesso ho visto che il pluralismo di opinioni viene rispettato comunque la si pensi sia da La Sicilia sia da altre testate in indirizzo. Spero quindi di poter leggere queste mie righe e che i lettori si facciano la propria opinione con facoltà di scelta.
P.s. proprio in questi giorni le democratiche associazioni partigiane,assieme ai pacifici centri sociali,hanno preteso (neppure tanto civilmente) il ritiro del film “I segreti d’Italia” reo di trattare di una delle numerose stragi “resistenziali” commesse nel dopoguerra a Codevigo (Pd). Accusando addirittura Romina Power di essere “fascista”.
Grazie per l’attenzione.
Vincenzo Mannello
Oggetto: I: << NAPOLI – ARCIPELAGO ” DESTRA ” >>
A: Undisclosed-Recipient@
Data: Sabato 15 luglio 2006, 22:21
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“AZIMUT” – associazione culturalsociale a Napoli —- Newsletter – azimut : lunedì, 24 sett. ’07
[ numero del martedì 25 – mercoledì 26 settembre ’07 ] wwww.associazioneazimut.it ( pagine simili :http://digilander.libero.it/an.arenella ) – Il nostro servizio su << Ortocrazia >> , precedono altre notizie.
I GIOVANI DI ALLEANZA NAZIONALE
ULTIMORA Roma, 24 settembre 2007 [ su “AZIONE GIOVANI” – notizie ] Azimut – Ufficio Stampa – Il Portavoce FerruccioMassimo Vuono massimovuono@libero.it |
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ROMA – Aperto il dibattimento del “processo” a porte chiuse, l’imputato – il dr. Alessandro Sansoni – presidente provinciale a Napoli di “Azione Giovani”, dovevasi procedere per rito abbreviato – direttissimo, giocoforza “patteggiato”, s’è tosto estinto: saggio e chiarissimo giudice monocratico, per <<magistratura domestica>>, il presidente nazionale, l’On.le Giorgia Meloni, vicepresidente della Camera dei Deputati, che – tutti – sinceramente e vivamente ringraziano. Nessuna giuria a costituirsi perchè possibile “parte interessata”, la giunta provinciale partenopea, poteva correre il rischio d’esser, per alcuni dei suoi componenti, colta in flagranza; testi a carico, inesistenti, per l’accusa che muovevano i pm ( assenti : “gettata la spugna”; i dirigenti nazionali, eccetto uno che dissentiva dalla solita “imboscata”, costoro – già impegnati tra << pax >> e “guerra guerreggiata”- in un periodo di “lunga durata” che ha superato gli anni dell’assedio di Troia – però, in unico fronte, allorchè le non gradite “intrusioni”).
S’è ratificato, una buona volta per tutte, la mancanza di prove perchè il << fatto >> non sussiste: non può, infatti, costituire reato il “mettere a motore” A.G. dal pregresso stato di “routine comatosa”, rilasciare interviste, fornire indicazioni, riattivare i circoli e ripristinarne la festa, eccetera, ma l’elenco sarebbe ancor più lungo. Rotto lo << schema adulto >> : il dr. Sansoni, infatti, e in pratica, “rompeva l’anima” e/o “non si vendeva l’anima” – ci si scusi il bisticcio – alle “anime” ; ovverosia ai rappresentanti, come si dice, “in quota di…” ( del tal, dei tali ), sedenti negli organismi dirigenziali cui si dovrebbe dar conto “col bilancino”, in defatiganti <<attivi>>, onde “concordare” – “limare” – “dosare”, ogni e qualsiasi attività; ergo : la nostalgia per il perduto “immobilismo” ! ! ! Al Presidente Provinciale di A.G. a Napoli, auguriamo : “Buon lavoro”. [ “Azimut” – Napoli ] |
Ricevi questa mail perché hai espressamente gradito l’invio di “azimut-news” :
messaggi di questo tipo – newsletter associazioone “Azimut” – Napoli.
Qualora non desiderassi più ricevere le nostre notizie, ti invitiamo a scrivere
ad < associazioneazimu@tiscali.it > e/o Vuono < an.arenella@libero.it >
L’IMPRESA IMPOSSIBILE : RIVINCITA NEL SEGNO DI << ORTOCRAZIA >>
( iniziative << intramoenia >> ed << extramoenia >> )
Politica, in Alleanza nazionale nasce ufficialmente
“Ortocrazia i valori della Destra”
———————— Ufficializzata la nascita del nuovo laboratorio politico nato all’interno di An: si chiamerà “Ortocrazia”…. ( www.ortocrazia.blogspot.com)…………. Tra i promotori, Alfonso Gifuni, Emanuele Coppola, Emilio Tiziano, Luigi Cocuzza, Mario De Filippo, Giuseppe Gallicchio e Domenico Eremita ……ma anche tanti simpatizzanti ————–di A.N. al loro esordio come protagonisti in iniziative che riguardano la vita interna del partito. Non ——— un circolo………. ma nemmeno una nuova corrente: “ Ortocrazia ” sarà un laboratorio…… In pratica è ———stata ripresa un’idea già lanciata qualche anno fa dall’onorevole Antonio Rastrelli, e che ora il consigliere ——comunale Alfonso Gifuni (da sempre vicino a Rastrelli) sta riprendendo insieme ad altri amici e sta rendendo ———- operativa in Italia, soprattutto ora che si avverte in politica la necessità di una certezza delle regole e
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di riferimenti forti. Per informazioni Alfonso Gifuni 3356796313
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La politica del “cartapesta – virtuale”
—– Original Message —– From: associazioneazimut@tiscali.it To: Storace
Sent: Sunday, September 23, 2007 10:51 AM Subject: sollecito
C.A. : SENATORE STORACE FRANCESCO
ROMA
Sollecito a risposte, nessuna risposta ai nostri messaggi-trascorsa una buona annata-ci sembra essere troppo. “Azimut” – Vuono
—– Original Message —– From: “www.storace.com” <scrivi@storace.it>To: <associazioneazimut@tiscali.it>
Sent: Sunday, September 23, 2007 10:50 AM – Subject: Autoresponder
Grazie per aver inviato un messaggio al sito web di Francesco Storace. Stiamo ricevendo migliaia di e mail. Il senatore Storace risponderà a tutte personalmente. Si scusa quindi con le persone che hanno voluto scrivergli in queste ore se dovranno attendere qualche giorno per una sua risposta. In questa fase di organizzazione ci sarebbe utile disporre, a chi desiderasse essere informato sulle nostre attività, oltre all’indirizzo email anche di quello civico completo. Grazie a tutti Per essere sempre aggiornato e ricevere informazioni utili da Francesco Storace, puoi iscriverti alla newsletter di www.storace.com. per iscriverti, collegati a questo indirizzo: http://www.storace.com/Storace/page.asp?cat=aggiungiiscrittonewsletter&em= Lo staff di www.storace.com
Lettera aperta all’Eccellenza, Presidente Antonio Rastrelli, ex –
Emerito Governatore della Regione Campania.
( << ortocrazia >>, “apprendisti stregoni” e “incantatori di serpenti” )
Esimio Presidente,
totalmente – siamo – “in disaccordo” ( per temporanea – diversa – “visione”), seppure con incancellabile e immutata stima, convinti, profondamente e decisamente in controtendenza : << La Destra >> ? cioè di Storace ? No, grazie ! Nulla da protestare e niente da contestare, a riguardo di chi – pure tra nostri amici di vecchia data ( che rispettiamo ) – s’incammina con il senatore Francesco, crediamo o almeno lo vogliamo sperare, in purezza d’intenti, però la sua antica visione, l'<<ortocrazia>> – pure e nel contempo da Altri richiamata nella stessa An -, in verità, mal s’adatta nella circostanza; e tant’è che Ella, intervenendo alla recente convention di Napoli ( una “Città – Scelta”…destinata, mirabilmente, alle “straordinarie novità” [ si fa per dire ] ), più che aderendo ma a porre “condizioni”, ha – poi – detto, infatti, del <<potere della rettitudine>> ( lapsus linguae, o no ? ) e non poteva essere altrimenti : una inconscia “variabile” del <<potere retto – rettilineo>>, dato che – vicende da senato della repubblica docet! – s’è mostrato, checchè se ne dica e con tutto il “libero arzigogolare”, e i “difensori d’ufficio” ( vedesi, in calce * ), come si preferiscano, ai solari viali maestri, le scorciatoie di più o meno oscuri “vicoli – vicoletti”. Del resto, a sentire Francesco Storace, freudianamente, proprio lo stesso “mette le mani avanti” e Le chiede, perciò, di occupare il ruolo di <<garante del codice etico>>. Ovviamente, evidentemente, “naturalmente” !
Ci perdonerà e ci consentirà, << una tantum >>, di rappresentarLe l’eccezione : con molta, tanta, nostalgia per armoniose conversazioni di sempre, nel ristretto dell’ospitale salotto della Sua casa – mai di <<politica-politicante>> e oggi del “cartapesta virtuale” ( di “Lor Signori”, Ella – noi – Altri << distinti e distanti >>) – , di cui ci onoravamo il constatare, interloquendo e nel reciproco “volare alto”, una perfetta e sostanziale unità d’intenti e di vedute. Ora, a nostro avviso, e in pratica, si tratta di ben altro e di “bisogni” di cui Ella, per la Sua autorevolezza, non ha proprio alcun bisogno e nulla in comune: che, al quasi ultimarsi del disperato “accanimento terapeutico”, in previsione – salvo manovre bipartisan all’utilitaristico “prolungamento artificiale” ( onde acquisire il << vitalizio >> : “…pecunia, non olet !” ) – dell’implosione, tuttavia, ognuno che corra il rischio del “tutti a casa” – senza sicuro “salvacondotto di ritorno” – si proponga e ponga rimedio con “(ri)posizionamenti”; che comunque, e in ogni caso, spregiudicatamente, producano le garanzie di “riokkupare” gli amati, beneamati, ben “oliati”, <<scranni>>. E…<< Absit iniuria verbo >>.Pensiamo che Ella, abituato ai molti progetti per le purissime idealità, nella fattispecie, solo ad affacciarsi, abbia nobilitato l’anteprima d’uno dei “presentat – arm” ( e ne seguiranno di “ogni colore”… ); e dato lustro, in tal senso, a “Calcoli & Calcoletti”. Ma è chiaro che, ad evitare i “brutti pensieri” ( ma sarà, poi, vero il plateale “stracciarsi le vesti” : il “No” alla cosiddetta – paventata << deriva centrista >> … ? ? ? ) , era solo il Suo intervento, in grandi linee, a poter dare credibilità, a potere riscaldare l’anima e il cuore della platea.E i convocati, presenti, ci possono – anche – stare bene ( e, pure, gli applausi ); ma chi, solo, convoca – per rivendicare la <<pari opportunità>> [ sic ! ] – proprio no. “Qui vult capere, capeat” !
E’ imperdonabile che, alle sincere sofferenze dei tanti – in Alleanza Nazionale -, si aggiungano doppiezze ( “…nessun salvataggio…non si votava la fiducia al governo…noi : << valore aggiunto >> per la CdL…” [ e nel mentre ci si aggiunge a Prodi ! ], avete-tutti- ben compreso ? ); è intollerabile la linea “del bastone, e della carota…” ( Promessa o “minaccia” ?; assicurazione o “pausa di attesa e riflessione” ? Fate voi ! ); e non è accettabile la pratica del “…vender(si) la pelle dell’orso, prima del tempo…” ( dopo “il ferro e il fuoco”, il 26 di luglio del senatore << duro e puro >>, il futuribile – battesimo del “movimento” : al “Palazzo dei Congressi” – Roma, per il 10-11 novembre c.a., e – poi – chi vivrà, vedrà…!!! ); ed è, infine, miserevolmente banale – in assenza e/o almeno carenza di progettualità – l’integrazione, scontata, ma sempre ad effetto – suggestiva -, a riguardo di “…lamenti dei disoccupati e delle famiglie…”, lo stare “…dove sta la sofferenza…”; e di “lotte alla criminalità”, di “immobilismo delle istituzioni”; e, dulcis in fundo, l’autoreferenziale incensarsi “lottatori” ( ! ) avverso la cosiddetta << Casta >>, da parte di chi – da sempre – e, sino a prova contraria, ne ha fatto / ne fa parte ( a “pieno titolo” ).Di questi “giri di danza neogiacobini” : ne abbiamo, proprio, le “tasche piene” ! Ma che ne sanno, di tutto ciò, lontani “miliardi anni luce”, dalle << fatiche >> ?, costoro ?
Ma cosa possono, mai, avere in comune le Sue Prospettive ( e ne diremo, più avanti ), con simil pretesa di “presentare i conti”? e con le cosiddette “coordinate” del sovrastimato “uomo del momento” ( opportuno! ) e, per taluni, ohibò, novello << astro nascente >> ? Vi sono non pochi, sinora, a “risplendere” ma di luce riflessa e, cosicchè, inevitabilmente, inclini a “interne faide” che, poi, trasferite alla coalizione, già una delle concause dell’elettorale esito di << Pareggio & Brogli >>, (ri)creano e ripetono altri “squilibri” ed il rischio dell’evidente, eventuale, vantaggio agli avversari. Eccoli, gli << Apprendisti – stregoni >> ! Noi, preoccupati ? Ebbene, sì, noi, i “manovali d’onore”, senza mercede e rimasti privi di buonuscita, : quante volte, preso il macigno sulle spalle per giungere alla vetta, l’abbiamo visto, rovinosamente – nuovamente -, precipitare a valle ! Se – non avendoci dato nulla – ci hanno tolto tutto,vivaddio, che non ci strappino pure l’anima !
Silvio Berlusconi ( leader della CdL – tuttora – per Fini, Leghisti e Altri, oltre che per “Forza Italia”) , sempre a “tirare la volata”, tra tutti e in primis, come sempre, perennemente interrotto – frenato e danneggiato – , nei suoi disegni di più generale interesse, dalle solite e note “manovre di bottega” : un micidiale cocktail, per “veti incrociati”, “accaparramenti” sistematici – continuati e aggravati -, eccetera, tanto per limitarci ad un “dolce eufemismo”, non ha da esser alla mercè di “incantatori di serpenti” e di coloro che, iniziando – precipitosamente – ad “affacciarsi”, pensano di poter marciare – “insistere è umano ma perseverare è diabolico…” – al passo dell’ << usum Delphini >>. E… << absit iniuria verbo >>, semper. Valgono, per noi – che “veniamo da lontano”… -, le “contorsioni”, inconcludenti, “nostalgiche”, sul forzoso, purtroppo, “minimalismo missino”: ne abbiam fatto parte, orgogliosamente, però – sempre – sperando di passare dalla “legittima difesa” all’attacco, una “lunga attesa” ( alle spalle ) per vincere; e c’era – una volta – il << grande centro >> che, votato – anche – “da destra”, però e sempre “guardava a sinistra”, tutto ok?; e non hanno da essere un centrodestra, una Destra ( come pure An ), più omogenei al modello europeo – a “grandi schieramenti” -, che votati – anche – dal <<centro>>, siano l’alternativa – globale e integrale – alla << Sinistra-Centro “delle sinistre-compagnia cantante” >>, (non ) ok ? Dove sta scritto che non si puo(te). Chi l’ha detto ? Perchè, no ? Ma credono che si sia – eternamente – il << Pinocchio >> ?
In quanto alle Sue più alte Prospettive – gentile presidente -, per “ritornare a bomba”, prioritariamente mirate a una << fondazione culturale di revisione storica >>, noi – sì – massimamente rispettosi della Sua Persona, non vorremmo che si (ri)trovasse come “…colui, che grida nel deserto…” ( << scismatici>> ? e chi li ha visti ? “Scissionisti”, eccome, a iosa ! );possiamo, certo, comprenderne l’esigenza – nei ritardi della sola nostra area ( il << paradosso >> ) – ma attenti ai destinatari : non si può fare, per l’appunto, di “…tutta l’erba, un fascio…” ( è proprio il caso di dirlo ! ) , e occorrono, perciò, selezioni severissime nonchè l’interesse – sopra di tutto – dell’uditorio giusto. E già che ci siamo, nel chiamarci dentro, a solo e puro titolo d’esempio, poniamo – noi – la prima candidatura di << categoria morale >> : chi, come noi, a prescindere dai natali, potendo – volendo – dovendo giungere al finale della parabola ( allorchè, e quando sarà, ma “…le vie della Provvidenza sono infinite…” ), così come ha – da sempre – vissuto, col solo crùccio d’una qualche e aggiuntiva difficoltà – anche per il futuro -, a gravare sui propri familiari, che ne dovranno sopportare il costo ( “…senza soldi, non si cantano messe…”; è una vita che sentiamo la “filastrocca – oscena”…; ma noi, i “distratti”, dato che “per far quadrato” – durante tutto il “lungo assedio” – […e dov’erano i tanti e tanti Altri… ? ], il tempo scaduto – per non esser in bolletta e “poveri in canna” – , cosa mai possiamo farci ? ). Ma non si disse, da parte antica ed eccelsa, << Non in solo pane vivit homo >> ?
<< Vexata quaestio >> ( ? ), il Fascismo ( la parola, ecco, l’abbiam detta : in deroga all’impegno di chi – e siam tra questi – lo ritiene, non cosa di “cose nostre”, consegnato alla Storia ), nel << post >> che iniziò un solo giorno dopo il termine del “vituperato ventennio” ( e che seppe avere – il “regime” – la sua << catarsi >> ), è ancora pagina non chiusa e conclusa? Che il cosiddetto << anti >> ( legittimo ma per una sola ragione su cento ) – storicamente – di scarsa consistenza, se non inesistenza, con buona pace di esercitate << egemonie “totalizzanti & intolleranti” >> ( ma il pensiero non può esser soppresso ! ), carente del consenso di massa, non avendo mai avuto una sua Era – altro è la lunga stagione di predominio -, il Fascismo – a tutt’oggi – è una presenza ingombrante ed imbarazzante, ossessivamnente, ad Altri che – ancora – vi si imbattono o vi “battono il muso”; e non certo ai tanti che ne han fatto / ne fanno lettura-studio; e non certo a noi che, per nascita, avendo fatto in tempo di viverne ventidue giorni da “figlio della lupa”, sono – poi – cresciuti nel rispetto leale della Costituzione Repubblicana ( la << carta >>, di tutti: nonostante astruserie politico – geometriche, vanamente escludenti, violentatrici della << democrazia >>, in salsa di <<arco >> e di << convergenze parallele >>, ecc., e chi più ne ha, più ne metta… ), senza alcuna necessità del rimestare, manipolare, “ripudiare”. Una la Storia, scorre, non le “interruzioni” e non vi sono <<parentesi>>.
Si naviga, tuttora, a vista, tra l’anticultura del conformismo ( fa “capolino”, sinanche in fogli dell’area del centrodestra ) che – anche – di recente ha fatto il solito e troppo comodo “paragone”: la proposta di “unicizzazione amministratoriale della Rai” e la ricetta – come filosofia di metodo – di <<…Benito e Adolfo, Baffone e Saddam…tutti “amministratori unici”… >>; e, peraltro, col malvezzo ostinato, malevolo, tutto intellettuale, di citazioni “da mucchio” – in odio alle “dimensioni non nane” – che vorrebbero “eternare” ( nei secoli, dei secoli… ) il non voler separare grano ( la già << ideologia italiana >>, nel bene e nel male ) dalla gramigna che “infesta”; e tra l’antimemoria del “sordomutismo” che – ancor più di recente – ha fatto l’ennesimo “corto circuito” di reticenze vili e incallite : l’apologia del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che – alla sua quarta visita a Napoli – per inaugurare “poli di eccellenza – qualità”, sorti – alfine – dopo settant’anni e rotti ( da quel che, pure, in Italia, si vorrebbe il << male assoluto >> ) , l’ha fatta, però, a maggior ragione per le ristrutturazioni – innovazioni della “Stazione ( portuale ) Marittima” e di quella ( ferroviaria ) di Mergellina, senza che – a nessuno – sia venuto in mente : due, delle storiche – littorie realizzazioni, tra le tante – imponenti – grandi opere pubbliche.
Due, solo due, episodiche occasioni, attualissime, due soli gli esempi –Egregio Presidente Rastrelli – di come, e per altri versi, non Le si può dar torto; e di quanto sia necessario, a ragione, nostro malgrado, riprendere a “mettersi ordine” in quella che si dice, ancora, di una “…tremenda eredità storica…” ( ? ); non tanto per noi, stoppando le <<intossicazioni>> ma senza miscelare con la politica (la fosse pure con la P). Uno scenario, per l’attuale, ipocrita, mistificatorio e “complicato” : addirittura con “radici marxiane”, << gramscismo >> imperante, in provvidenziale “accantonamento”, per l’oggi dell’universo – caos e del che, per il “contrordine compagni” ( peccato che ai giovani non si dica del Giovannino Guareschi, non si dica nulla… ) : “…siam – tutti – liberali…”, volendosi, impunemente, “chiudere tutte le partite” ! . Ma c’è, per ogni tempo, opportunamente, uno << scudo >>, “bianco” o “rosso” – o meno -, non importa ! Se decidesse, in tal senso, di bandire una Crociata: “sfrattare” l’anticultura e l’antimemoria, miserie di strumenti per miliardarie “scodelle di riso”, giusto il prezzo – fissato e riscosso – per l’antistoria; se decidesse, ci troverebbe pienamente concordi.Se lo decidesse , e ce n’è bisogno, può star certo che noi ci saremo. Insomma, ci può contare.
Suo sincero estimatore.
Arturo Stenio Vuono
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* Il << “Libero arzigogolare” & i “Difensori d’ufficio” >>
—– Original Message —– From:Consigliere Ciro ManzoTo:Undisclosed-Recipient:;
Sent: Monday, September 24, 2007 11:37 PM
Subject: Fw: [Spam] LETTERA INVIATA AL QUOTIDIANO L’ARENA DI VERONA
commenta questa << presunta o vera>> dichiarazione
Egr. Direttore,
rilevo, per la verità senza troppo stupore ma non per questo con meno indignazione, l’atteggiamento che, in questi ultimi tempi, hanno assunto i cosiddetti grandi organi di informazione, dai giornali a diffusione nazionale ai grandi network televisivi, riguardo alla nascita de “La Destra”, il nuovo Movimento politico fondato nel Luglio scorso da Francesco Storace.
Sul suo leader e sulle sue iniziative per questi signori la parola d’ordine è: oscuramento.
Non so dirle se questo è il “destino” della destra, o almeno della mia Destra, cioè di quella destra che, pur ritenendo insensata ogni forma di nostalgia, non intende per questo rinunciare alla propria identità politica, ai propri valori, alla propria storia, alle proprie caratteristiche culturali, politiche e ideali. So soltanto che questo è quello che in questi giorni accade.
Facciamo un esempio recente: il voto sulla questione RAI di giovedì scorso al Senato. Su quanto accaduto giornali e televisioni hanno sentito praticamente tutti, maggioranza e opposizione, hanno chiesto il commento di tutti, intervistato tutti. Ovviamente tranne il diretto interessato: il Sen. Storace; pochissimi hanno riferito su come sono andate veramente le cose.
Innanzitutto nessuno ha scritto che sulla RAI si è trasversalmente scatenata in Parlamento la solita guerra tra bande per la lottizzazione e il controllo della TV pubblica, una battaglia nauseante a cui i senatori de “La Destra” non hanno giustamente inteso prendere parte; ma quel che è più grave è che quasi nessuno ha scritto che ai senatori de “La Destra” è stato addirittura precluso di apporre la propria firma in calce alla mozione presentata dall’On.Schifani a nome della Casa delle Libertà, e ciò per il veto esplicito posto da Alleanza Nazionale, partito evidentemente molto più preoccupato di poter perdere qualche briciola di potere piuttosto che di allargare lo schieramento che in Parlamento e nel Paese si oppone al Governo Prodi.
Dunque, non è certo Storace che è impazzito, ma semplicemente da parte di AN si è preteso che l’opposizione al Senato facesse a meno de “La Destra”, e così è stato. Quale dei suoi lettori, mi chiedo, sarebbe infatti stato disposto a votare un provvedimento che gli veniva impedito di firmare?
Oggi, dunque, se l’opposizione a questo Governo (che è certo tra i peggiori che il nostro Paese abbia mai avuto negli ultimi cinquant’anni) ha un problema, questo non è certo la nascita de “La Destra”, ma le preoccupazioni che agitano Alleanza Nazionale, a Roma come a Verona.
Un partito lacerato, al di là delle apparenze, da profonde contraddizioni al suo interno; un partito incapace da un lato di rappresentare una politica che vada al di là del mero auspicato ingresso nel Partito Popolare Europeo (credendo così di essere definitivamente legittimato a sottrarre gli elettori al suo principale alleato italiano) e, dall’altro, letteralmente terrorizzato, a causa dell’ingresso sulla scena politica de “La Destra”, di perdere le proprie posizioni di potere in una futura prospettiva nazionale, così come oggi già sta accadendo in molte situazioni a livello locale.
Da qui le preoccupazioni, i veti, le invettive, le reazioni scomposte, gli inqualificabili tentativi di criminalizzazione; cose che appaiono ancora più sbalorditive proprio perché provenienti dalla classe dirigente di un partito che, raggiunto il potere, pare anche a Verona essere stata colta da improvvisa amnesia, dalla rimozione del proprio stesso passato, quando anch’essa, solo fino a pochi anni fa, per il solo fatto di non apparire ancora omologata, era oggetto di ingiurie e di emarginazione quotidiana.
“La consegna del silenzio”, dicevo, sulle posizioni di una Destra che non si accontenta di essere semplicemente forza d’alternanza ma aspira ad essere autentico Movimento d’alternativa, dunque anche se mi indigna, non stupisce.
Ma “La Destra”, anche nel Veneto, è ormai una realtà che, in ogni caso, si rivelerà indispensabile per battere la sinistra nel sistema del bipolarismo italiano. Un Movimento nuovo non solo in grado di intercettare la voglia di destra oggi tanto diffusa nella nostra regione, ma soprattutto capace di arricchire tutto il centro-destra di energie e di consensi nuovi, di forze, di persone e risorse sino ad oggi escluse da tutte le “caste” e da tutte le politiche. Non un nuovo partito, ma un “partito nuovo” dunque, per il nostro Paese e per il nostro Veneto.
Paolo Scaravelli
Portavoce de “La Destra” per la Regione Veneto
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FINE INTERVENTO
[ la foto ] Destra a Napoli, annessi e connessi, una delle recenti riunioni di Alleanza Nazionale e un sincero, doloroso, rammarico : ovverosia ( anche se, oggi, assenti )”…per cui fummo gli ultimi… tra cotanto senno…” [ Arturo Stenio Vuono ]
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NAPOLI, sabato – 8 dicembre 2007 | NOI, “AUTOSCURATI”…LEHNER, HA SCRITTO…
GIANCARLO LEHNER, ha scritto :Original Message Sent: Saturday, December 08, 2007 12:13 PM Subject:Amici umbri
Amici, in questi anni, partecipando a decine di convegni, dibattiti, tavole rotonde, presentazioni di libri e quant’altri incontri, ho imparato ad apprezzare l’impegno, la generosità e l’ingegno – voglio rimarcare l’ingegno, l’acume, la cultura – delle donne e degli uomini del centro-destra dell’Umbria. Da Gubbio aPerugia, da Foligno a Terni, da Assisi a Bastia, da Bettona a Gualdo, da Deruta a Todi, etc. etc. ho avuto sempre la riprova di una grande preparazione, di serietà, di creatività, di spessore culturale e di straordinario, esemplare attivismo. Non sono considerazioni retoriche, giacché proprio la stima che nutro verso di voi mi ha spinto ad occuparmi sempre più dell’Umbria. La vostra virtuosa militanza è necessariamente scaturita dalla sofferenza di dover patire, giorno dopo giorno, il peso asfissiante ed umiliante di un regime, direi, di tipo totalitario post-moderno.In aggiunta, da ultimo, s’ è visto in maniera conclamata che il sistema rosso è quanto di più corrotto si possa immaginare Altrettanto certo è che, in Umbria, dirigenti ed eletti del centrodestra non hanno saputo o voluto o potuto rappresentare al meglio attese, istanze, voglia di cambiamento, che fortemente provenivano da voi tutti. Senza polemiche e senza voler processare alcuno, perché tutti sono invitati a lavorare fianco a fianco per la Causa comune, adesso è ora che ci rimbocchiamo le maniche, costruendo, tessera dopo tessera, il partito delle libertà del popolo umbro.In questi anni, ci siamo detti sempre la verità, quand’anche ispida ed amara. Abbiamo denunciato le derive consociative locali, gli inciuci, i personalismi, le cristallizzazioni nomenklaturistiche, le scelte miopi, che ci hanno fatto perdere consensi, posizioni, talvolta, purtroppo, financo la credibilità di veri oppositori.
Nessuno qui è un “signorsì” e, quindi, non abbiamo mancato di criticare anche il governo di centrodestra ogni volta che ci deluse. E abbiamo fatto, io per primo e tutti voi con me, nomi e cognomi. Ebbene, se il secondo governo Berlusconi, pur lavorando e producendo molto, a volte ci ha fatto cadere le braccia – penso a come si è affrontato il nodo della giustizia o come si sono glissate del tutto altre importanti questioni -, ciò è accaduto per i comportamenti ostruzionistici – ricordate Follini? Rammentate il defenestramento di Tremonti imposto dai colonnelli di An? – di quanti non sostennero mai la sincera tensione riformatrice di Berlusconi. Certo, al confronto, i migliori momenti dell’ Esecutivo Prodi riescono a far rimpiangere anche le fasi peggiori del governo Berlusconi. La sola imbarcata dei precari statali ha testèindebitato noi, i nostri figli, i nostri nipoti e pronipoti per tutto il secolo XXI.
E Romano Prodi dovrà un giorno, il giorno della Norimberga sui boiardicattocomunisti, rispondere del “suo” cambio lira-euro, a causa del quale siamo stati tutti, proprio tutti, ricchi e poveri, derubati della metà dei nostri denari (un euro, come ha dimostrato il mercato, equivale a mille lire, non a quasi duemila).Ebbene, Silvio stesso, alla fine del suo premierato, dovette cedere alle pastoie dei veti incrociati, per tenere unita la CdL e dedicarsi alla difficile campagna elettorale del 2006. Gli va dato atto, indubitabilmente, che lui, e solo lui , s’impegnò anima e corpo, per vincere le ultime elezioni politiche e portare a termine il lavoro. Salvando Bossi, vero autentico animale politico, gli altri, da Casini e Fini, furono talmente convinti di perdere, che si comportarono da perfetti perdenti, pensando magari agli aspetti positivi, per le loro velleità di leadership, della sconfitta annunciata. Resta il dato obbiettivo: l’unico leader è Silvio Berlusconi, tant’è che senza di lui il centrodestra si scioglierebbe come neve al sole.Nel 2006 diede tutto per vincere e ci sarebbe riuscito – lasciando da parte il tema dei brogli -, se molti, troppi ras, locali e nazionali, di tutti i partiti della CdL, non avessero lavorato più per se stessi che per la coalizione. Si pensi a Fini che solo in Sicilia, per una candidatura stoltamente denegata ad un antico e valente missino per favorire una nullità ( non votato neppure dai familiari), fece perdere alla CdL più voti di quanti ne mancarono per la vittoria alla Camera dei deputati.Onestà intellettuale impone di dire che CasiniPierferdinando, in questo senso, fu assai meno nefasto di Fini Gianfranco.Anche in Umbria, del resto, ma da parte di personaggi di Forza Italia, mi pare che si siano spesso gettati via migliaia di voti per alchimie del tipo “pro domo mea”.
Adesso, Silvio ha rovesciato il tavolo, sparigliando le carte della politica politicante – la patologia trasversale che attraversa tutti i partiti e paralizza la Nazione (vogliamo tornare a chiamarla Patria?) -, indicando implicitamente la strada del partito unico del centrodestra, il partito del popolo della libertà, che salta a pie’ pari i burosauri, spezzando incrostazioni e cristallizzazioni politicistiche. Tuttavia, la sfida di Berlusconi ha bisogno di voi, della vostra intelligenza, del vostro coraggio, del vostro cuore, della vostra lena.Mercoledì scorso, ho parlato a lungo con Silvio. Era in grande spolvero e motivato, come sempre.Tuttavia, mi ha fatto partecipe del suo essere preoccupato, pressato non solo dagli avversari e dagli ex alleati, bensì anche dalla sua stessa nomenklatura.Non è vero – come dicono i giornali di giovedì 29 novembre – che abbia fatto macchina indietro.E’ vero che è costretto a battagliare con tanti, troppi nemici, anche imprevisti ed imprevedibili.Ma ciò sta a testimoniare che ha davvero colto nel segno.La prova che Silvio non retrocede ed è convinto della necessità del passaggio nel mar Rosso si ha proprio attraverso la mia modesta persona.Berlusconi mi ha, infatti, investito, per la regione Umbria – su mia espressa richiesta – e, in seguito, per altre Regioni, di un ruolo delicato ed oneroso, come quello di rappresentarlo direttamente per attivare, stimolare e controllare il percorso di crescita del nuovo agglomerato politico, nonché della corretta e veramente democratica selezione del nuovo gruppo dirigente.
Da parte mia, sono tenuto ad informarlo giorno per giorno di questa difficile gestazione. Teniamo, per il momento fra noi, questo mio incarico, che comunicheremo ufficialmente ai mass media umbri, il giorno del nostro primo incontro a metà dicembre.Quel giorno, Berlusconi stesso, in viva voce, vi parlerà, esortandovi a vincere la nuova scommessa, invero più importante e decisiva di quella del 1993-1994.Da parte mia, una promessa: terminato il lavoro, mi ritirerò, come Cincinnato, tornando ai miei archivi ed ai miei studi storici, perché spetterà alla nuova classe dirigente del partito del popolo umbro della libertà l’imperativo di continuare e condurre in porto l’entusiasmante percorso del partito unico del centrodestra.Vi prego, dunque, di fissarmi per i mesi di dicembre e di gennaio incontri e dibattiti, anche in piazza, in tutta l’Umbria, financo nei centri minori, per onorare il mio impegno con Silvio.Prima dei congressi comunali, è tassativo che il partito del popolo della libertà dell’Umbria sia in marcia e in grado di farsi sentire, evitando d’essere di nuovo fagocitato dalle cariatidi politicanti o dai soliti notivocati al consociativismo.Fate in modo, amici e sodali, che associazioni e circoli,comunque essi si chiamino, partecipino lealmente e fattivamente alla bella avventura, in primo luogo di vera, autentica educazione civica. Il partito che andremo a costituire – va detto –non dovrà essere un clone di Forza Italia, perché altrimenti vorrà dire che abbiamo fallito. Ricordate che dobbiamo iscriverci individualmente e non soltanto come circoli.Adesso, raccogliamo, dunque, la sfida di Silvio e cominciamo a lavorare sul territorio, mirando a recuperare tutte le anime del centrodestra, compresi coloro che, delusi, sirinchiusero dentro la pur nobile nicchia dell’astensionismo motivato.
Ognuno di voi, lo spero, vorrà coniugare la giusta ambizione personale con l’impegno e l’attivismo.La nuova classe dirigente dovrà scaturire dalle capacità e dalla fertile laboriosità mostrate sul campo.Il nostro candidato ideale s’identifica in primo luogo con l’homo faber.Orsù, amici e sodali, tutti insieme, a partire da metà dicembre, per cercare di costruire, a tappeto per tutta l’Umbria, una cosa grande, magari la premessa di unepocale sorpasso a futura memoria.
Giancarlo Lehner – Venerdì 30 novembre 2007
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venerdì, 7 dicembre 2007
[ …ecco perchè : “…Lunga vita, a Prodi…” ] | |||||||||
IL LEADER AL GAZEBO | UNA PIAZZA DEI MARTIRI SEMIVUOTA ACCOGLIE IL CAVALIERE CHE RILANCIA L’ALTERNATIVA | BERLUSCONI NON INCANTA NAPOLI | Attacchi al Governo, agli ex alleati e difesa d’ufficio ai magistrati Forleo e De Magistris | Sicurezza : Prodi sfiduciato, ma i senatori a vita lo salvano * | Una piazza dei Martiri semideserta accoglie Silvio Berlusconi ( … ) per il referendum sul nome del nuovo partito. Il Cavaliere torna ad attaccare gli ex alleati del centrodestra ed il Governo << che ha occupato tutti gli spazi di potere >>. << E chi dà fastidio – aggiunge – come i magistrati Forleo o De Magistris o il membro del CdA Rai Petroni va mandato via >>. [ Tratto – incredibile ma vero – dal quotidiano << Roma ( “il Giornale di Napoli” ) >> : venerdì 7 dicembre 2007 – servizi : in prima, prosieguo alle pagg.nn. 2 – 4 – 5 ; ( a pag. n. 3 – Primo Piano – si legge : “…PIAZZA DEI MARTIRI | IL CAVALIERE RACCOGLIE 1.836 FIRME PER IL REFERENDUM SUL NOME DEL NUOVO PARTITO. RIFIUTI, ATTACCO A BASSOLINO | SOLITA ARRINGA, MA LA PLATEA SNOBBA…); eccetera, eccetera…] * [ nota “Azimut” : insieme a un senatore di An che ha disertato il voto… ] ———————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————- La visita. Il leader azzurro incalza i fedelissimi: << Napoli cambi governo, questa è stata una gestione incapace | BERLUSCONI A CHIAIA, FOLLA E CAOS | << IN CITTA’ E’ ORA DI VOLTARE PAGINA >> | Affondo sulla spazzatura: << E’ un problema risolto in tutto il mondo tranne che quì | BOOM DI FIRME NEI GAZEBO…. | UNA SCOSSA A CHIAIA – SPINTONI E GRANDE FOLLA PER IL COMIZIO DEL LEADER DI F.I. … | [ Tratto da “il Napoli” venerdì 7 dicembre 2007 – in prima e segue a pag.21 ] ———————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————- |
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Da Napoli l’ex premier torna sulla necessità di andare al voto anticipato. E attacca Montezemolo : << Dà l’impressione di fare solo politica, e non da oggi ….>> | BERLUSCONI : << MINACCE AI SENATORI DI SINISTRA >> | Il Cavaliere : << So che per questo qualcuno ha perso coraggio e non ha fatto cadere il governo, ma gli italiani non ne possono più di Prodi >> | << Ho passato cinque anni di calvario con gli alleati ma le porte del PdL sono aperte a tutte >> | ( a Veltroni ) : <<…L’altro giorno gli ho detto : “…Sono il salvatore che ti libererà dai comunisti…”>> | …ANCHE IERI A NAPOLI SILVIO BERLUSCONI HA FATICATO A FARSI LARGO TRA LA FOLLA DEI SOSTENITORI…. | [ tratto da “il Giornale” – venerdì 7 dicembre 2007 – a pag. 5 – Il fatto, la politica che cambia ] |
Messaggio inviato in ottemperanza al Decreto legislativo 196/03.
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PER PROTESTA, CI SIAMO AUTOSCURATI….. [Servizio News Azimut sospeso; una breve, giustificata, deroga : protesta Vomero ( aderiamo ) : Azimut – associazione | Sportello del Cittadino – Arenella | Comitato Casa delle Libertà e oltre – Zona Collinare | Servizio Civico della Gioventù – Municipalità Cittadine | e il Circolo di Alleanza Nazionale “Almirante” – Arenella | e il Circolo di Azione Giovani “Ramelli” Arenella ( ovvero, a titolo individuale, tutti gli aderenti – a queste due strutture di partito -, che lo vorranno : secondo le disposizioni, emanate dal coordinamento cittadino nonchè quello collinare di An; onde “si aderisca, a livello di società civile, evitando la presenza con simboli di partito, eccetera”.)] ———————————————————————– RICEVIAMO E “GIRIAMO” | —- Original Message —– From: Gennaro Capodanno To:Undisclosed-Recipient:; Sent: Thursday, December 06, 2007 12:50 AM Subject: Corteo del 15 dicembre in piazza Vanvitelli Care amiche e cari amici, a grandi falcate l’appuntamento per il corteo di sabato 15 dicembre al Vomero si avvicina. Dopo la deludente “esibizione” di sindaco ed assessori nella sede della municipalità collinare, tra fischi e cori che li invitavano a tornarsene a casa, senza offrire alcuna soluzione concreta ed immediata ai problemi avanzati da cittadini ed associazioni, la rabbia e la protesta, anche alla luce di recenti episodi di cronaca, cresce. Però non possiamo e non dobbiamo dormire sugli allori. Sappiamo tutti come sia difficile portare le persone in strada per manifestare il proprio dissenso. Quindi in questi giorni vi chiedo di centuplicare il vostro impegno per coinvolgere quante più persone possibili, anche utilizzando il passa parola, gli sms e le mailing list. Più ne saremo, più alte saranno le possibilità di essere ascoltati, modificando una situazione di vero e proprio stallo che si è creata sia sull’intero territorio metropolitano che, segnatamente, in alcuni quartieri come il Vomero.A fine anche di divulgarlo agli organi d’informazione, attraverso un apposito comunicato, stiamo predisponendo un elenco di tutte le persone, associazioni, comitati che stanno dando la loro adesione all’iniziativa. Una novità sono ben accetti anche i rappresentanti dei partiti politici. Sì perché senza infingimenti e senza nascondersi dietro un dito, a questo manifestazione possono partecipare anche i rappresentanti dei partiti e gli eletti nei vari consessi, che abbiano, innanzitutto come cittadini, a cuore le sorti di Napoli e dei suoi quartieri. Questo è un modo comunque di fare politica e i nostri fini sono comunque politici. Allora perché escludere i rappresentanti delle istituzioni e dei partiti che vogliono partecipare? Sarebbe un nonsenso. Per questa ragione v’invito tutti, sia quelli che già l’hanno fatto che quelli che si apprestano a farlo, a confermare la vostra partecipazione al corteo, ricordando ancora una volta che si tratterà della prima iniziativa che vedrà coinvolti tutti, e sottolineo tutti, i comitati e le associazioni di Napoli in qualunque quartiere siano ubicati, anche con la finalità di cominciare a creare nei fatti la famosa “rete, il coordinamento tra queste realtà che fanno capo ai cittadini e che si assistono l’un l’altro dandosi forza in tutte le iniziative che si andranno a fare sul territorio.Basterà una mail o un sms agli indirizzi che troverete in calce alla presente con l’adesione ed un recapito ad quale far capo per tutte le comunicazioni. Stiamo anche valutando l’opportunità di tenere una conferenza stampa per illustrare le finalità dell’iniziativa. Di tanto verranno tempestivamente informati tutti coloro che hanno aderito o aderiranno. Negli anni scorsi mi sono sempre battuto per non imbrattare le mura e le strade del quartiere con manifesti e con volantini. Manterrò questo impegno evitando di fare oggi ciò che ho sempre condannato ieri. Quindi niente manifesti e volantini. Mentre v’invito invece a venire al corteo con manifesti, striscioni e quant’altro serva ad esprimere il vostro dissenso verso l’attuale inesistente gestione del territorio napoletano e della cosa pubblica, in generale, evidenziando anche le proposte che, a vostro avviso, bisogna porre in essere per superare l’attuale fase di stallo. Nell’attesa di un vostra cortese risposta, vi saluto con viva cordialità, aspettandovi tutti all’imbocco dell’isola pedonale di via Scarlatti, in piazza Vanvitelli, sabato 15 dicembre, alle ore 11,00. Gennaro Capodanno Capodanno Gennaro via Tino di Camaino, 22 80129 Napoli Tel. +390815787434 cell. +393392384648 ————————————————————————————————————— ————————————————————————- Azimut – associazione culturalsociale a Napoli IN BREVE. NEWS : SERVIZIO SOSPESO | ( SOLO L’INFORMAZIONE ) L’INFORMAZIONE
[ i Circoli, all’Arenella Napoli , di “Alleanza Nazionale” – << Almirante >> e di “Azione Giovani” – << Ramelli >>, hanno scritto ] —————————————————————————————————————————————————————– LUNEDI’ 3 DICEMBRE 2007
AZIMUT – NEWS : SOSPESO | ( SOLO : LA BREVE INFORMAZIONE ) —————————————————————————————————————————————————————– DOPO LE SCRITTE, INTIMIDATRICI, 15 novembre 2007, “…MORTE AI FASCI…” ( e “FALCE & MARTELLO” – CON “STELLA A 5 PUNTE”, [ forse ] solo “nostalgia degli << anni di piombo >> ? ) : LA “CONSEGNA DEL SILENZIO”, COMUN DENOMINATORE PER LA “CLASSE DIRIGENTE” DELLA POLITICA PARTENOPEA – ISTITUZIONI DIVERSE E I MEDIA, QUALE L’ESITO DELLE INDAGINI, SEMPRECHE’ INTRAPRESE, IN MERITO ? DOPO LA “CHIAMATA IN CAUSA” DI TUTTO IL CENTRODESTRA CITTADINO ( e nessuna “presa di posizione” ) E, IN PARTICOLARE, DI ALLEANZA NAZIONALE : reiterando l’istanza – oggi vieppiù necessaria – di costituzione del << Circolo Unico Municipale “Arenella – Vomero” >> (che resta “archiviata”), dunque, che fare ? Per protesta, temporaneamente, ci siamo “autoscurati” ! ! ! Oggi, intanto, un convegno di An, proprio in Arenella. Ci auguriamo che, nel corso dei lavori, vengano risposte : chiare, precise, esaustive. [ Azimut ] —————————————————————————————————————————————————————————————————————————– —– Original Message —– From: “Giancarlo Lehner” <giancarlolehner@hotmail.com>To: <associazioneazimut@tiscali.it> Sent: Sunday, December 02, 2007 11:02 PM Subject: Lehner Caro Arturo Stenio, Caro Arturo, se vuoi, sei autorizzato a mettere in rete la mia lettera agli amici umbri e questa stessa missiva a te rivolta. Credo e spero che questi testi possano essere di stimolo anche agli amici partenopei e campani dell’area di centrodestra. ( * ) ——————————————————————————- “Azimut” : il testo della lettera programmatica, dell’amico Giancarlo, è quella, da noi riprodotta, all’inizio di questa E – mail; pertanto – ai nostri “contatti” – , tra breve, sarà materia di un nostro commento ——————————————————————- ————————————————————————————————————————————————– NEWSLETTER “AZIMUT”, sospeso – “azimut – news”, cessato… “AZIMUT” – associazione culturalsociale a Napoli pagine simili : http://digilander.libero.it/an.arenella Presidenza | E – mail : associazioneazimut@tiscali.it Segreteria | E – mail : vuono < an.arenella@libero.it > Per scrivere all’ Ufficio Stampa : Ferruccio Massimo Vuono E – mail : massimovuono@libero.it [ CONTINUA ] [ SOLO L’INFORMAZIONE ]
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ITALIA << “POLITICA” & “SOCIETA’ ” >>
CASSAZIONE E INPS
<< “STATO ASSISTENZIALE” & “STATO SOCIALE” >>
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——– Original Message ——–
Subject: | Un’altra Cassazione a Favore della Categoria |
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Date: | Mon, 1 Dec 2014 22:45:56 +0100 |
From: | Daniele Sannino <anidadan@gmail.com> |
To: |
Da STAFF ANIDA FATELA GIRARE!!
CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 27 novembre 2014, n. 25255
Previdenza – Indennità di accompagnamento – Inabile al lavoro – Inabile in grado di deambulare
1 – Considerato che è stata depositata relazione del seguente contenuto:
(Con sentenza n. 560/2011, depositata in data 28 febbraio 2011, la Corte di appello di Bari, pronunciando sull’impugnazione proposta da D.G. nei confronti dell’I.N.P.S., del Ministero dell’Economia e delle Finanze e della Regione Puglia, disposto il rinnovo della consulenza tecnica d’ufficio, confermava la decisione del Tribunale della stessa sede che aveva escluso il diritto del G all’indennità di accompagnamento. Riteneva la Corte territoriale che l’appellante, ancorché inabile al lavoro, fosse in grado di deambulare e di compiere gli atti quotidiani della vita.
Avverso tale sentenza D.G. ricorre per cassazione con due motivi.
L’I.N.P.S. ha depositato procura in calce alla copia notificata del ricorso.
Sono rimasti solo intimati il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Regione Puglia.
Con i due motivi il ricorrente denuncia: “Violazione e/o falsa applicazione dell’art. 1 della legge n. 18/1980, dell’art. 1 della legge n. 508/1988 e dell’art. 115 cod. proc. civ. (art. 360, n. 3, cod. proc. civ.)” nonché “Omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione circa un fatto controverso e decisivo per il giudizio (art. 360, n. 5, cod. proc. civ.)”.
Lamenta che il giudice di merito abbia ritenuto insussistenti i presupposti per la concessione della prestazione reclamata considerando il G. autosufficiente in relazione al compimento degli atti quotidiani della vita, senza considerare che gli stessi test IADL cui il consulente tecnico officiato dalla Corte territoriale aveva fatto riferimento avevano evidenziato che il predetto necessitava di “essere accompagnato per qualsiasi acquisto nei negozi”, di “avere preparati i cibi e serviti”, oltre che “di aiuto per ogni operazione di governo della casa” e che il medesimo consulente aveva sottolineato che il periziato, presentante un quadro clinico caratterizzato da “un rendimento mentale quasi del tutto compromesso per la marcata incapacità di memorizzare e stare attento, ovvero da una ipovalidismo psichico, con manifestazione classiche della oligofrenia”, era dal punto di vista comportamentale, “inibito e passivo, nonché incapace di elaborare correttamente gli stimoli ambientali esterni”.
Il motivo è manifestamente fondato.
Va osservato, in termini generali, che l’indennità di accompagnamento è una prestazione del tutto peculiare in cui l’intervento assistenziale non è indirizzato – come avviene per la pensione di inabilità – al sostentamento dei soggetti minorati nelle loro capacità di lavoro (tanto è vero che l’indennità può essere concessa anche a minori degli anni diciotto e a soggetti che, pur non essendo in grado di deambulare senza l’aiuto di un terzo, svolgano tuttavia un’attività lavorativa al di fuori del proprio domicilio), ma è rivolto principalmente a sostenere il nucleo familiare onde incoraggiare a farsi carico dei suddetti soggetti, evitando così il ricovero in istituti di cura e assistenza, con conseguente diminuzione della relativa spesa sociale (cfr. Cass. 28 agosto 2000, n. 11295; id. 21 gennaio 2005, n. 1268; 23 dicembre 2011, n. 28705).
Va, poi, specificato che il diritto all’indennità di accompagnamento spetta sia nel caso in cui il bisogno dell’aiuto di un terzo si manifesti per incapacità di ordine fisico, sia per malattie di carattere psichico.
Quanto alle incapacità di ordine materiale questa Corte ha precisato che la nozione di incapacità di compiere autonomamente le comuni attività del vivere quotidiano con carattere continuo comprende anche le ipotesi in cui la necessità di far ricorso all’aiuto di terzi si manifesta nel corso della giornata ogni volta che il soggetto debba compiere una determinata attività della vita quotidiana per la quale non può fare a meno dell’aiuto di terzi, per cui si alternano momenti di attesa, qualificabili come di assistenza passiva, a momenti di assistenza attiva (così Cass. 11 aprile 2003, n. 5784).
Quanto alle malattie psichiche, questa Corte ha precisato che l’indennità di accompagnamento, va riconosciuta, alla stregua di quanto previsto dall’art. 1 della legge 11 febbraio 1980 n.18, anche in favore di coloro i quali, pur essendo materialmente capaci di compiere gli atti elementari della vita quotidiana (quali nutrirsi, vestirsi, provvedere alla pulizia personale, assumere con corretta posologia le medicine prescritte) necessitano della presenza costante di un accompagnatore in quanto, in ragione di gravi disturbi della sfera intellettiva, cognitiva o volitiva dovuti a forme avanzate di gravi stati patologici, o a gravi carenze intellettive, non sono in grado di determinarsi autonomamente al compimento di tali atti nei tempi dovuti e con modi appropriati per salvaguardare la propria salute e la propria dignità personale senza porre in pericolo sé o gli altri. Va, al riguardo citata la giurisprudenza di questa Corte in materia di psicopatie con incapacità di integrarsi nel proprio contesto sociale. Così, ad esempio, è stato riconosciuto il diritto all’indennità di accompagnamento: a persona, che per deficit organici e cerebrali fin dalla nascita si presentava incapace di «stabilire autonomamente se, quando e come» svolgere gli atti elementari della vita quotidiana, riferendosi l’incapacità non solo agli atti fisiologici giornalieri «ma anche a quelli direttamente strumentali, che l’uomo deve compiere normalmente nell’ambito della società» (Cass. 7 marzo 2001, n. 3299); a persona che, per infermità mentali, difettava anche episodicamente di autocontrollo sì da rendersi pericoloso per sé e per altri (Cass. 21 aprile 1993, n. 4664); a persona che, per un deficit mentale da sindrome psico-organica derivante da microlesioni vascolari localizzate nella struttura cerebrale e destinate a provocare nel tempo una vera e propria demenza, non poteva sopravvivere senza l’aiuto costante del prossimo (Cass. 22 gennaio 2002, n. 667); a persona, che anche per un deterioramento delle facoltà psichiche (in un quadro clinico presentante tra l’altro ictus ischemico e diabete mellito), mostrava una «incapacità di tipo funzionale», di compiere cioè «l’atto senza l’incombente pericolo di danno (per l’agente o per altri)» (Cass. 27 marzo 2001 n. 4389); a persona, che, affetta da oligofrenia di grado elevato, con turbe caratteriali e comportamentali, era incapace di parlare se non con monosillabi e di non riconoscere gli oggetti, versando così in una situazione di bisogno di una continua assistenza non solo per l’incapacità materiale dì compiere l’atto, ma anche «per la necessità di evitare danni a sé e ad altri» (Cass. 8 aprile 2002, n. 5017). Si veda anche Cass. 23 dicembre 2011, n. 28705 con riguardo ad una diagnosi di «psicosi schizofrenica paranoidea (demenza precoce)».
In un siffatto contesto ricostruttivo va, dunque, ritenuto che la capacità del malato di compiere gli elementari atti giornalieri debba intendersi non solo in senso fisico, cioè come mera idoneità ad eseguire in senso materiale detti atti, ma anche come capacità di intenderne il significato, la portata, la loro importanza anche ai fini della salvaguardia della propria condizione psico-fisica; e come ancora la capacità richiesta per il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento non debba parametrarsi sul numero degli elementari atti giornalieri, ma soprattutto sulle loro ricadute, nell’ambito delle quali assume rilievo non certo trascurabile l’incidenza sulla salute del malato nonché la salvaguardia della sua «dignità» come persona (anche l’incapacità ad un solo genere di atti può, per la rilevanza di questi ultimi e per l’imprevedibilità del loro accadimento, attestare di per sé la necessità di una effettiva assistenza giornaliera: cfr. per riferimenti sul punto: Cass. 11 settembre 2003, n. 13362).
Nel caso di specie la Corte di appello ha affermato che il G certamente inabile al lavoro, non aveva diritto (anche) all’indennità di accompagnamento essendo in grado di deambulare e di compiere gli atti quotidiani della vita. Sta di fatto che la sentenza in questione, pur enunciando la malattia diagnosticata dal c.t.u. (“oligofrenia di grado medio – grave in soggetto affetto da cerebropatia”), e, dunque, pur nella chiara consapevolezza della sussistenza di una infermità psichica, trascura del tutto di considerare alcuni dati, puntualmente riportati in ricorso dall’odierno ricorrente, evidenzianti le necessità del G. e le sue peculiarità comportamentali oltre che “un rendimento mentale quasi del tutto compromesso”. In conseguenza la condivisione del giudizio finale espresso dal consulente (“non sussistono le condizioni per un’assistenza continua in ordine al compimento da parte del ricorrente degli atti quotidiani della vita”) – invero influenzato da una interpretazione del concetto di autonomia riferito a “pazienti in sala rianimazione, pazienti guardati a vista per rischio imminente di suicidio, pazienti affetti da fasi terminali di malattie, anziani e non affetti da demenza grave” e, dunque, non del tutto in linea con i principi affermati da questa Corte e sopra riportati – risulta incoerente. Gli evidenziati elementi imponevano al giudice innanzitutto di attenersi alla giurisprudenza sopra citata, specificamente dedicata agli effetti delle malattie psichiche sulla capacità di attendere agli atti del vivere quotidiano, e di raccordare la sua statuizione di rigetto della domanda ad un motivato esame delle condizioni reali del G. come descritte negli atti di causa ed accertate dall’ausiliare, secondo le regole del sillogismo giudiziario, che impongono di assumere per la decisione postulati verificati e corrispondenti a regole di esperienza condivise. Viceversa la sentenza impugnata si è sottratta al compito fondamentale che le era commesso, congetturando la capacità del ricorrente di compiere gli atti quotidiani della vita in presenza di dati obiettivamente inconciliabili con una capacità dell’assistito di comprendere autonomamente il significato, la portata e l’importanza di tali atti e quando gli stessi debbano essere compiuti.
In conclusione, la sentenza impugnata è da considerare affetta dai denunciati vizi di motivazione e, per tale ragione se ne propone la cassazione, con rinvio della causa ad altro giudice di merito per la rinnovazione dell’accertamento di fatto, il tutto con ordinanza, ai sensi dell’art. 375, n. 5, cod. proc. civ.).
2 – Questa Corte ritiene che le osservazioni in fatto e le considerazioni e conclusioni in diritto svolte dal relatore siano del tutto condivisibili, siccome coerenti alla consolidata giurisprudenza di legittimità in materia e che ricorra con ogni evidenza il presupposto dell’art. 375, n. 5, cod. proc. civ. per la definizione camerale del processo.
3 – Conseguentemente, il ricorso va accolto e la sentenza impugnata cassata con rinvio, anche per le spese del presente giudizio di legittimità, alla Corte di appello di Bari, in diversa composizione.
P.Q.M.
Accoglie il ricorso; cassa la sentenza impugnata e rinvia, anche per le spese, alla Corte di appello di Bari, in diversa composizione
FINE SERVIZIO
[ “AZIMUT” – ASSOCIAZIONE CULTURALSOCIALE – NAPOLI]