17 SETTEMBRE 2012 DE MAGISTRIS FESTEGGIA L’ APERTURA DELLA NUOVA FERMATA DELLA METROPOLITANA. 22 DICEMBRE 1976: l’allora sindaco di Napoli, Valenzi, insieme ad altre autorità presenziano alla cerimonia in via Mario Fiore al Vomero per la posa della prima pietra della linea 1 metropolitana di Napoli. Era un mercoledì e le cronache ricordano che pioveva. Sono passati ben 36 anni, due generazioni, l’opera è ancora incompleta ma ogni volta che s’inaugura una stazione, come oggi per la stazione Toledo, si fa una gran festa, dimenticando che si tratta di un metrò-lumaca, unico al mondo per la lungaggine dei tempi di realizzazione. E ciò nonostante l’impiego di risorse economiche pubbliche a svariati zero di euro. Per esemplificare solo l’ultimo tratto, secondo quanto riportato nell’articolo al linkhttp://www.napolicentro.eu/home.asp?ultime_news_id=5254 , costerà ben 260 milioni di euro al chilometro, laddove in Europa, il costo medio per opere similari si aggira tra i 120 ed i 150 milioni a chilometro. In pratica richiederà un investimento pari al doppio della media europea.
Beatrice di Borbone paladina di Napoli …..
[ per leggere tutto / trovi reportage : al termine del servizio ]
DUE – 2 – < FATTI DEL GIORNO >
IN COPERTINA
CI “…RISIAMO…” [ < TOGA – TOGA…”CUCI…E…SCUCI…” >]
…NON APPENA L’ACCENNO…( FORSE ) PER IL POSSIBILE < RIENTRO IN CAMPO >….
…SENZA “FANTASIA”…
…E…”FIAT, VOLUNTAS TUA…”
DA TORINO A TARANTO : L’IMPUDENZA E L’IMPOTENZA CONGENITA DEI < TECNOCRATI > ! SI “GINGILLANO”, “FANNO CASSA”, “RIMPINGUAMO LE BANCHE” MA NON GOVERNANO ! L’ITALIA – DI “LOR SIGNORI” – HA DA ESSERE SOLO UN “PROFICUO” < MERCATO DI CONSUMO > !
“SARCHIAPONE” – Eccoci davanti ad una parola, nata come aggettivo qualificativo e trasformatasi poi addirittura in nome proprio sia pure di esclusiva pertinenza teatrale.
Così come spiegato in tutti i calepini della lingua napoletana, antichi e moderni, che l’accolgono, col termine sarchiapone, peraltro di quasi esclusiva pertinenza maschile, (mai infatti mi è occorso di udirlo usare al femminile) si identifica l’uomo ( . . . ), bietolone e melenso, nonché lo stupido, ma pure – stranamente – l’ipocrita, il furbastro, il volpone di tre cotte, ( . . . )
“BUFFONE DI CORTE”
Risultati di ricerca
Giullare – Wikipedia Nel Duecento e nel Trecento i giullari, uomini di media cultura (molto spesso …. anche “buffoni di corte” e “canterini comunali” i cui spettacoli erano destinati ad…
Mamma li turchi
“Mamma li turchi era un frase usata per spaventare i bambini ed è diventata una sorta di slogan della paura …”
( reclame di un ritrovo ) : Mammaliturchi ( . . . ) i profumi, gli odori, le persone , i servizi, i cibi e le bevande, la convivialità di serate trascorse insieme …
< …VI FIDERESTE – SE NUOVAMENTE ( E CON NEO – AGGIUNTI… ) AL GOVERNO – DI QUESTI “PERSONAGGI”… ? >
< IL “SARCHIAPONE” & IL “BUFFONE DI CORTE” >
[ … < AMARCORD >… ]
“…MAMMA…LI TURCHI…”
A: <an.arenella@libero.it>
Ogg: Marco Pannella attacca il Centro Culturale Lepanto a Radio Radicale
Caro amico, gentile amica, ieri Marco Pannella in persona, con una intervista a Radio Radicale, ha invocato una mobilitazione per fermare l’azione del Centro Culturale Lepanto.
Il Leader radicale ha prima criticato Benedetto XVI, perche’ nel viaggio in Libano appena concluso ha denunciato i fondamentalisti in campo islamico ma poi tra le fila cattoliche “si tiene Lepanto” da Pannella descritta, in tono irridente, come una “grande organizzazione cristiana italiana” anima del fondamentalismo cristiano.
Pannella ha quindi invitato quella base del mondo cattolico e del mondo comunista “a cui dobbiamo le grandi vittorie civili” (cioe’ l’aborto e il divorzio) ad isolare ed emarginare l’associazione da me presieduta,evidentemente di ostacolo ad una nuova “grande vittoria civile”: la legalizzazione delle droghe!
Puo’ rendersi conto lei stesso con il video della “Conversazione settimanale con Marco Pannella” su Radio radicale, ascoltando il passaggio dal 1 h e 28 minuti in poi: (http://www.radioradicale.it/scheda/360373)
Questa presa di posizione contro il Centro Culturale Lepanto del leader storico radicale giunge dopo una lunga serie di proteste e critiche delle piu’ attive associazioni radicali antiproibizioniste nei nostri confronti, da ultima l’aspra relazione della Direzione dei Radicali Italiani del 12 agosto scorso dal titolo “La battaglia di Lepanto contro la scellerata Rita Bernardini” e consultabile sul sito www.radicali.it.
I toni radicali hanno subito un deciso inasprimento dall’inizio della nostra campagna di informazione quando Radio Radicale, nella trasmissione del 14 maggio scorso, si congratulava del fatto che la legalizzazione della Marijuana “medica” della Regione Toscana non aveva incontrato alcuna resistenza nel Paese eccetto la reazione dei, dicevano allora, “quattro gatti” del Centro Culturale Lepanto.
Il Centro Lepanto e’ infatti diventato un obiettivo dell’azione politica del Partito Radicale dopo la sua vittoriosa campagna che ha fermato l’iter in Parlamento del Progetto di Legge n. 2641, prima firmataria l’on. Bernardini, che voleva togliere le sanzioni penali alla “coltivazione domestica di piante dalle quali possono essere estratte sostanze stupefacenti o psicotrope”e che era ad un passo dall’essere approvata!
ORA CHE PANNELLA CI VUOLE ZITTIRE,
LEI DA CHE PARTE STA?
Gli uomini e le donne di buona volonta’ per cui la legalizzazione delle droghe non e’ affatto una “conquista civile” devono fare l’opposto di quello che auspica Pannella:
rilanciare le attivita’ e gli sforzi di studio e di riflessione del Centro Culturale Lepanto sulle mire ideologiche della lobby antiproibizionista.
Lei, con il suo supporto nella campagna di email e di preghiere, ha contribuito in maniera determinante al successo della campagna parlamentare del Centro Lepanto.
I bambini, ma anche le persone ammalate, hanno DI NUOVO BISOGNO DEL SUO IMPEGNO per denunciare la strategia di medicalizzazione della Marijuana che elude, grazie ad un voto di maggioranza di politici locali, il rigoroso iter di verifica scientifica obbligatorio per qualunque farmaco.
Abbiamo pubblicato un manuale, unico nel suo genere, che smaschera con una documentazione inattaccabile il mito dell’uso terapeutico della cannabis: “Cannabis Medica” edito dalla Sugarco.
Mi aiuti a moltiplicare gli effetti della campagna di informazione del Centro Culturale Lepanto che e’ vincente perche’ sorretta dalla ricerca scientifica e da quei valori familiari naturali e tradizionali che il Papa stesso non ha esitato a definire non-negoziabili e che sono alla base della difesa della dignita’ e della libertà dell’uomo sempre compromessa dall’uso di droghe (legali o illegali che siano).
Io e Lei spezzando la “congiura del silenzio” con articoli, dibattiti e presentazioni sul tema di questa importante opera, e sensibiiizzando cosi’ l’opinione pubblica sull’urgente problema, possiamo vanificare in poco tempo gli sforzi dei, pur aggressivi e ben finanziati, gruppi di pressione Pro Marijuana Medica.
Esattamente quello che tanto temono Pannella e i Radicali.
Aspetto sue nuove alla email associativa: lepanto@lepanto.org
Suo,
in Gesu’ e Maria
Fabio BernabeiPresidente Centro Culturale Lepanto_____________________________________CANNABIS MEDICA
100 risposte sull’uso terapeutico della marijuana
SUGARCO Edizioni, 2012
pp.144 – Euro 15,00
ISBN 978-88-7198-626-5
Questa mail è stata inviata a an.arenella@libero.it, da parte di lepanto@lepanto.org |Aggiorna profilo/indirizzo e-mail | Rimozione istantanea con SafeUnsubscribe™ | Informativa sulla privacy.Centro Culturale Lepanto | C.P. 6080 | Roma | 00195 | Italy
Cari Amici
qualche aggiornamento sui nostri eventi svolti ad Ischia, e previsti alla Grande Mela.
- Ischia
Si è svolta ad Ischia l’ ultimo week end la convention annuale , compresa nella rassegna “ Giornate dell’ Emigrazione” . Particolarmente emozionante la gara di cucina MissChef, ben condotta da Mariangela Petruzzelli, all’interno del bellissimo complesso termale “ Il Castiglione” , che gentilmente ci ha ospitati. Se avete modo, ne potrete vedere una sintesi alla trasmissione “ UNO MATTINA “ , venerdì prossimo 21 settembre, tra le 6,08 e le 6,30. Grazie ancora a quanti hanno sostenuto l’ evento .- New York
Partenza della delegazione Asmef diretta al Columbus Day, 4 ottobre.
Abbiamo ricevuto una LETTERA dal Ministro Terzi , che alleghiamo con grande soddisfazione, e che da il senso della nostra missione. Venerdì 5 , tra le 5pm e le 8pm saremo al prestigioso John Calandra Institute, 25th west 43rd st, 17th floor, dove abbiamo organizzato un meeting che verte sulla identità degli italoamericani nel 2012. Una idea si può avere accedendo al sito http://calandra.i-italy.org . Sempre venerdì 5, ma a mezzogiorno, è prevista l’inaugurazione di una mostra d’arte, da noi patrocinata, a cura dell’artista AnnaMaria Pugliese, che avrà luogo presso l’ Istituto Italiano di Cultura, 686 Park Av.
Lunedì 8 parteciperemo alla tradizionale sfilata del Columbus Day, alla 5th av, ed al pomeriggio saremo al Consolato italiano.Chi avesse consigli, o messaggi da inviare ai nostri connazionali, ce li mandi pure ( maria.addeo@asmef.it ) . Troveremo il modo di veicolarli opportunamente.
Forniremo aggiornamenti . Grazie sempre.
Affettuosamente
Salvo Iavarone
[ IL SERVIZIO CONTINUA ] |
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Ferruccio Massimo Vuono ha pubblicato qualcosa in Associazione culturale universitaria “NEW POLITIK”
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PUBBLICATO : 17/09/2012 22.02
“an.arenella@libero.it”<an.arenella@libero.it> – <associazioneazimut@tiscali.it>
VINCENZO NARDIELLO ( SUL < ROMA > di NAPOLI : LUNEDI’, 17 ) : INTERVENTO SUL “VUOTO” NEL < CENTRODESTRA> ; E ALTRE NOTIZIE
“an.arenella@libero.it” an.arenella@libero.it
Inviato: Lunedì 17 Settembre 2012 18:51
VINCENZO NARDIELLO (SUL”ROMA” DI NAPOLI: LUNEDI’, 17 SETT.): INTERVENTO SUL “VUOTO” NEL “CENTRODESTRA”; E ALTRE NOTIZIE…
VINCENZO NARDIELLO (SUL”ROMA” di NAPOLI:
LUNEDI’, 17 sett.): INTERVENTO SUL “VUOTO” NEL
“CENTRODESTRA” ; E ALTRE NOTIZIE…
… Il Papa a Beirut: “I cristiani devono testimoniare la pace nel Medio Oriente violento”…Parto “con rammarico dal caro Libano“ e con il … (…)
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Data: 17/09/2012 13.38
Ogg: Lehner su PDL Lazio
prefigurò il partito degli onesti, mostri coerenza, determinazione e
coraggio, cacciando un po’ di gentucola dal partito, non importa se ex An, ex Forza Italia o semplicemente cliente ubbidiente del politicamente inesistente, eppur dannoso, Tajani.
Movimento Idea Sociale Napoli ha pubblicato qualcosa sulla tua bacheca |
“E’ UNA SORPRENDENTE SCOPERTA IL FASCISMO AL FEMMINILE! E un motivo di orgoglio in più per la nostra battaglia! (di Raffaele Bruno) Alla donna vecchia del liberismo ottocentesco e conservatore, antiquata e arretrata, il fascismo oppose la “sua” visione della donna, pronta ad affrontare ogni campo d’azione, da contrapporsi come modello alla donna moderna che imita il maschio e pensa solo alla carriera, rinunciando al suo vero ruolo fondamentale di madre. La donna che realizza “il mito fascista” quali squadriste e Ausiliari nella RSI, intellettuali, contadine, madri, attraverso la maternità e l’assistenza sociale, ma anche impegnate sul campo attraverso varie organizzazioni di impegno sociale: dai Fasci Femminili alle Massaie rurali, dal dopolavoro all’Omni, dalle Piccole e giovani Italiane alle scuole femminili di avviamento professionale, fino alle organizzazioni studentesche e sportive. La storia del fascismo al femminile appare ricca e articolata, ma sempre improntata ad offrire alla donna un nuovo protagonismo politico che emerge dalla funzione intellettuale e sociale che tantissime donne esercitarono durante il ventennio; una missione nazionale che la vedeva impegnata per la grande responsabilità civile di educazione dell’”uomo nuovo” del fascismo, della mobilitazione al di fuori delle mura domestiche e della restaurazione della famiglia. Le donne, infatti, hanno contribuito duramente alla sforzo della Grande Guerra, mostrandosi pienamente all’altezza del compito, impegnandosi in attività ausiliarie, sostenendo l’economia del paese, lavorando nelle fabbriche al posto degli uomini richiamati al fronte. Ecco dunque che nazionaliste, futuriste, sindacaliste rivoluzionarie, squadriste e dannunziane vedono nel fascismo la soddisfazione di questo bisogno di partecipazione, la nascita di una nuova e grande identità femminile, suggellata dall’amore e dal sacrificio per la propria patria. “Ci fu una grande politica fascista nei confronti della donna” disse Pino Rauti, in un convegno svoltosi a Roma nel 1990. “Il fatto essenziale”, continua Rauti, “è che al di là dei ruoli tradizionali alle donne furono dedicate attenzioni, strutture, impegni, ruoli e mezzi quali mai nessun’altra epoca aveva dedicato prima dell’avvento del fascismo”! Ci fu anche un modo fascista, infine, di intendere la famiglia: non l’ideale piccolo – borghese della famiglia come cellula dell’egoismo sociale, ma quello di una famiglia aperta alle relazioni sociali, alla vita della comunità nazionale, una famiglia dove la donna era comunque guardiana di certi valori, ma aveva anche più occasioni di socializzare. Studiando e approfondendo, quindi, le radici del nostro passato, possiamo ritrovarvi anche insegnamenti per l’oggi. Un motivo di orgoglio in più per la nostra battaglia sociale e popolare, missina e nazional- rivoluzionaria! Raffaele Bruno” |
addirittura due partiti antitetici. Per ora i Democratici possono contare sull’assenza totale del centrodestra, ma prima o poi il vuoto sarà colmato. Come e da chi è difficile prevederlo, più facile è dire su cosa.
Vediamo. L’intesa Pd-Sel-Udc si sta incrinando proprio mentre le acque della crisi finanziaria appaiono un po’ più calme. Con il sì di Berlino allo scudo antispread e le mosse combinate di Draghi e della Fed, infatti, si apre una nuova scena del film della crisi. La priorità assoluta è ora l’economia reale: le fabbriche che chiudono, la produzione che arretra pesantemente, quella industriale che crolla, i disoccupati che aumentano, il boom dei cassintegrati. Il solo annuncio dell’intervento della Bce è bastato a ridurre i rendimenti dei titoli di Italia e Spagna. Senza spendere un solo euro. È la conferma che l’attacco cui siamo inchiodati da oltre un anno è essenzialmente speculativo. Contro l’euro, non contro questo o quel Paese. Ma la riduzione dei costi del debito pubblico – ammesso che sia prolungata – risolve i nostri problemi? Assolutamente no. Duemila miliardi di debito sono una bomba a orologeria che, unita alla recessione che
i provvedimenti del Governo stanno trasformando in depressione, costituisce una miscela esplosiva più pericolosa di una bolla speculativa.
La sola possibilità che l’Italia ha di salvarsi – e di farlo da sola, conservando quel po’ di sovranità che le rimane – è interrompere il circolo vizioso alto debito-interessi-tasse-crescita negativa. L’unica strada è l’abbattimento del debito e di una quota di spesa pubblica, con una contemporanea riduzione delle imposte innanzitutto sui produttori. Un programma che fa a pugni con la sinistra, che sogna di finanziare crescita e protezioni sociali attraverso una nuova patrimoniale lacrime e sangue. Per la Nazione sarebbe il colpo di grazia.
Magari Alfano, Casini, Fini e Maroni potrebbero ripartire da qui. Non si sa mai: vuoi vedere che torna la ragione?
A: “Redazione”<redazione@controcorrentedizioni.it>
Ogg: Beatrice di Borbone paladina di Napoli
Beatrice di Borbone
paladina di Napoli
La principessa Beatrice di Borbone è a Napoli ancora una volta e alCorriere del Mezzogiorno ha rilasciato un’interessante intervista, manifestando amore e ammirazione per Napoli e la sua civiltà. Appena può, vi torna, non disdegnando il contatto con la gente di Napoli e la visita dei quartieri popolari, dove si respira la vera anima della città.
Il direttore de L’Alfiere, Edoardo Vitale, che la incontrò nello scorso mese di marzo nella sua visita alla Basilica di Santa Chiara ove si stava realizzando un documentario della televisione francese che la vedeva protagonista, ebbe modo di apprezzarne ancora una volta la generosità d’animo, la classe e il sincero coinvolgimento con cui segue le vicende della nostra Capitale. In particolare, rimase colpito dal vivo interesse con cui accolse l’omaggio del libro di Silvio Vitale Lo stemma delle Due Sicilie, edito da Controcorrente, che illustra ciascuno dei segni grafici che compongono il complesso simbolo, insieme dinastico e nazionale. Negli intervalli delle riprese, non faceva che sfogliarlo con vivo interesse, manifestando il suo apprezzamento per l’autore e per l’editore.
Il suo sorriso luminoso e leale, la sua finezza e umanità sono un sollievo in tempi dominati dalla grettezza e dalla volgarità, il suo instancabile dinamismo in favore di Napoli e di tutte le Due Sicilie è un esempio per tutti.
In quella stessa occasione volle mettere a disposizione del maestro Enzo Amato un suo gioiello rappresentante il disco solare, affinché lo utilizzasse, come poi è stato fatto, per la copertina del suo fondamentale volume sulla grande musica classica napoletana, La musica del sole, recentemente pubblicato sempre da Controcorrente.
Come riferisce il Corriere, “la principessa sarà a Napoli fino a domenica, impegnata in un tour con la Niaf (National Italian American Foundation,n.d.r.) che culminerà domenica in Duomo. Un appuntamento organizzato dal delegato del Sacro Ordine Costantiniano di San Giorgio, Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, che prevede prima la visita al museo del Tesoro di San Gennaro, quindi una messa a Santa Chiara cui sarà presente anche Carlo di Borbone, fratello di Beatrice e Gran maestro dell’ordine.
Altezza, cosa ha fatto scoprire di Napoli ai suoi amici statunitensi?
« Stamattina siamo stati a Capodimonte, alla Cappella di Sansevero per vedere il Cristo Velato, che secondo me è una delle cose più belle della città, e abbiamo fatto un giro per il centro storico e i vicoli dei presepi. Poi ci siamo fermati a colazione da Medina per una pizza, di pomeriggio visita al museo di San Martino, poi shopping. E in serata cena dai Lombardelli a Posillipo ».
Lei dove è andata a far shopping?
« Io ho delle consuetudini. Mi piace fermarmi da Argenio, che è fornitore della Real casa, da Marinella di cui dalla Francia mi richiedono sempre qualche cravatta, e mi piace curiosare nei negozi di via Chiaia per trovare regali per i miei nipoti e per mia figlia, cose giovani. E poi ci sono i presepi. Sono una appassionata e, pezzo dopo pezzo, sto provando a realizzare due presepi classici napoletani per i miei due figli ».
Parole che dimostrano la passione autentica e totale della Principessa per la Città su cui regnarono i suoi antenati, passione che si manifesta, fra l’altro, nell’organizzazione, insieme con Valeria de Martino, di tour per Napoli e la Campania.
« Due anni fa abbiamo portato alla Reggia di Caserta americani che fanno parte del gruppo “Amici di Versailles”. Fra questi c’era una coppia del board della Niaf, i cui nonni erano partiti da Caserta senza un soldo. Veri protagonisti dell’american dream. Questo viaggio è nato in quella circostanza, con la voglia di creare un ponte fra Napoli e gli States ».
L’american dream e l’ascesa sociale da un lato, i Borbone e la tradizione dall’altro. Cosa hanno in comune questi due mondi?
« La cultura e la voglia di non dimenticare la propria storia. Domani (oggi, ndr) saremo alla Reggia di Caserta e poi a San Leucio. Certo, la mia storia familiare è legata a quei luoghi, ma molte storie hanno qualcosa in comune con la nostra. La televisione francese ha realizzato una trasmissione su Maria Carolina di Borbone: è stata vista da milioni di persone che ora vorrebbero intraprendere il Grand tour ».
Un Grand tour in una Italia unita. Lei con che occhio la osserva?
« Non faccio politica e rispetto la storia. Mi dispiace che spesso non sia stata raccontata la vera storia. Ma piano piano in tanti si stanno accorgendo di quale è stata la realtà dei fatti ».
Come ha trovato Napoli?
« L’ho trovata bene e me ne compiaccio. Fuori si dice che Napoli è sporca e pericolosa. Non è vero e per me è una battaglia dimostrarlo. Napoli sta migliorando e non è più sporca o pericolosa di altre città. Non vorrei essere scortese, ma ci sono metropoli ben più pericolose. Parigi, ma anche Milano, Firenze. Ovunque può accadere che una borsa venga strappata ».
Lei ha incontrato anche il sindaco. Ci sono progetti avviati con la Niaf?
« Il sindaco è stato molto cortese, disponibile a collaborare. Le sole forze private non possono far da sole. Un caso simbolo è la reggia di Carditello. Occorre il sostegno delle istituzioni. Se non progetti, ho visto molte buone intenzioni ».
Lei è anche nell’Unesco.
« Sono nel gruppo delle dieci donne d’eccezione. Mi occupo della difesa dei mestieri d’arte ».
Il centro storico di Napoli ha rischiato di finire fuori dai siti protetti dall’Unesco…
« Io l’ho trovato come sempre favoloso. E poi c’è una gioventù per strada come non se ne vede più nelle città. Dobbiamo aiutare questi giovani a restare, a non andar via. E questo è un impegno che credo la Niaf voglia portare avanti ».
Parole nobili, di una nobiltà che è dello spirito, che dovrebbero essere di lezione per i tanti meridionali, compresi molti sedicenti meridionalisti, che non si vergognano di fare propri e diffondere i più squallidi pregiudizi su Napoli e i napoletani.
AZIMUT ASSOCIAZIONE – FINE INTERVENTO – Napoli, 19 Settembre 2012
Richiedete indietro tutti i soldi che noi italiani abbiamo versato alla Fiat (le famose sovvenzioni statali) soldi nostri che hanno fatto arricchire dementi e persone ingrate… solo dopo la loro restituzione darei l’ok al trasferimento della Fiat in un altro stato… senza suppliche e rivendiche prima i soldi e poi un bel calcio nel deretano a sti dementi!!!