BERLUSCONI A ONNA APRILE 2009 E ALTRE NEWS SPAZIO LIBERO APERTO A TUTTI SENZA FILTRI O CENSURE [ “AZ.”-25.04.’15
“La Spezia, 20 novembre 1943. Babbo e mammina carissimi, vi scrivo oggi poche righe prima di arruolarmi volontariamente in qualità di aspirante ufficiale nella X flottiglia MAS. Lotte segrete di parti, fermentate dal più vile servilismo, hanno condotto nel baratro la nostra bella Italia e con essa gli Italiani. Un vile tradimento, un odioso armistizio hanno portato all’invasione di buona parte del nostro sacro suolo… Come posso restare sordo all’appello della Patria? Il mio nemico è uno: L’Inghilterra. Contro di esso combatterò con tutte le mie forze. Forse la lotta è vana, ma il risultato sarà grande lo stesso: laveremo col sangue l’onta del disonore… Vostro Lello”.
“… 16 aprile 1944… Se dovessi dire che vado a morte contento, direi una bugia e tu non sapresti il vero di Mario tuo. Morire in questo momento avrebbe per me tre squallori, l’uno più grande dell’altro. Primo. Non solo chiudere gli occhi su una Patria morente, senza conoscere qual è la via d’uscita che può renderla ancora onorata e libera, se non grande… Secondo. Che in questa Italia sconvolta e perigliosa io lascio te, sola, indifesa, con un avvenire oscuro quanto mai… Non rimproverarmi se sono morto prima di averti condotto al riparo: non potevo. Ama l’Italia, e se vivrai in tempo di avvilimento e di servaggio, pensa che Essa fu grande e sfortunata perché i suoi figli non furono degni di Lei… Viva l’Italia!”
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I fascisti uccisi
web.tiscali.it/RSI_ANALISI/fascistiammazzati.htm… dei brani di lettere delle condannate e dei condannati a morte che ricorda. … Un elenco completo di tutti i caduti e dispersi della R.S.I. fino ad oggi reperiti, poi, …
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e il repubblichino scrisse: ” muoio per la causa ” – Archivio
archiviostorico.corriere.it › Archivio21 apr 1994 – raccolta di lettere dei repubblichini condannati a morte ” larepubblica sociale italiana nelle lettere dei suoi … il camerata cui affidare la consegna dell’ anello o della piastrina, il federale cui raccomandare gli anziani genitori.
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Lettere dei condannati a morte della R.S.I. | Orion Libri
25,00 € – DisponibileRieditate dall’editore Ciarrapico “Lettere dei condannati a morte della RSI”, pubblicato per la prima volta nel 1975. Questa raccolta di lettere, ebbero il loro …
Sociale: Lettere di condannati a morte della R.S.I.
16 dic 2011 – Lettere di condannati a morte della R.S.I.. 1) Testamento spirituale di GIULIO BIANCHINI, Cacciatore degli Appennini, ucciso a Mondovì il …
L’ ULTIMMA LETTERA DI FRANCO ASCHIERI
24 dic 2014 – Franco Aschieri figlio di Pietro Aschieri e Romana Conter, nato a Roma il … tratto da “Lettere dei condannati a morte della RSI, Edizioni B&C, …
Lettera di un condannato a morte della R.S.I.
LETTERA DI UN CONDANNATO A MORTE DELLA R.S.I.. “Mamma cara,con l’ animo pienamente sereno mi preparo a lasciare questa vita, che è stata così ..
——– Original Message ——–
Subject: | Lehner: viva la brigata ebraica |
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Date: | Sun, 26 Apr 2015 12:00:48 +0000 |
From: | Giancarlo Lehner <giancarlolehner@hotmail.com> |
To: ( . . . ) |
[ Berlusconi a Onna-25 Aprile 2009 ]
Cari amici,
non è semplice trovare le parole per descrivere il mio, il nostro stato d’animo in questo momento. Ci troviamo qui ad Onna per celebrare ( . . . ) commemorare una terribile strage perpetrata proprio qui nel giugno del 1944 quando, i nazisti massacrarono per rappresaglia 17 cittadini di Onna, e poi fecero saltare con l’esplosivo la casa nella quale si trovavano i corpi di quelle vittime innocenti. Un impegno: che ci deve animare è quello di non dimenticare ciò che è accaduto ( . . . ) Per molti di noi è un ricordo legato alle nostre famiglie, ai nostri genitori, ai nostri nonni, molti dei quali furono protagonisti o anche vittime di quei giorni drammatici. ( . . . ) Per me è il ricordo di anni di lontananza da mio padre, ( . . . ) il ricordo dei sacrifici di mia madre, che da sola dovette mantenere una famiglia numerosa in quegli anni difficili. E’ il ricordo del suo coraggio, di lei che come tanti altri da un paesino della provincia di Como doveva recarsi ogni giorno in treno a Milano per lavorare, e che un giorno, su uno di quei treni, rischiò la vita, ma riuscì a sottrarre a un soldato nazista una donna ebrea ( . . . )Questi sono i ricordi, sono gli esempi con i quali siamo cresciuti ( . . . )Il nostro Paese ha un debito inestinguibile verso quei tanti giovani che sacrificarono la vita ( . . . )E con rispetto dobbiamo ricordare oggi tutti i caduti, anche quelli che hanno combattuto ( . . . ) sacrificando in buona fede la propria vita ai propri ideali e ad una causa già perduta ( . . . ) In questi anni la storia della Resistenza è stata approfondita e discussa. E’ un bene che sia successo ( . . . )Una nazione libera tuttavia non ha bisogno di miti. Come per il Risorgimento, occorre ricordare anche le pagine oscure della guerra civile, anche quelle ( . . . ) degli errori ( . . . ) Anche la Chiesa, voglio ricordarlo, fece la sua parte con vero coraggio, per evitare che concetti odiosi, come la razza o la differenza di religione, diventassero per molti motivo di persecuzione e di morte ( . . . ) tutti seppero accantonare le differenze, anche le più profonde ( . . . )Una pagina sulla quale si fonda la nostra Costituzione, sulla quale si fonda la nostra libertà(. . . ) Fu però mancato l’obiettivo di creare una coscienza morale “comune” della nazione, un obiettivo forse prematuro per quei tempi, tanto che il valore prevalente fu per tutti l’antifascismo, ma non per tutti l’antitotalitarismo ( . . . ) Oggi, 64 anni dopo il 25 aprile 1945 e a vent’anni dalla caduta del Muro di Berlino, il nostro compito, il compito di tutti, è quello di costruire finalmente un sentimento nazionale unitario. Dobbiamo farlo tutti insieme, tutti insieme, quale che sia l’appartenenza politica, tutti insieme, per un nuovo inizio della nostra democrazia repubblicana, dove tutte le parti politiche si riconoscano nel valore più grande, la libertà, e nel suo nome si confrontino per il bene e nell’interesse di tutti ( . . . )Noi abbiamo sempre respinto la tesi che il nostro avversario fosse il nostro nemico. Ce lo imponeva e ce lo impone la nostra religione della libertà. Con lo stesso spirito sono convinto che siano maturi i tempi perché la festa della Liberazione possa diventare la festa della Libertà, e possa togliere a questa ricorrenza il carattere di contrapposizione che la cultura rivoluzionaria le ha dato e che ancora “divide” piuttosto che “unire”. Lo dico con grande serenità, senza alcuna intenzione polemica. ( . . . ) ll popolo, dopo il 25 aprile, votò pacificamente per la Repubblica, e la monarchia accettò il giudizio popolare. Poco dopo, il 18 aprile 1948, la scelta popolare fu di nuovo decisiva per il nostro Paese: con la vittoria di De Gasperi, il popolo italiano si riconobbe nella nella tradizione cristiana e liberale della sua storia. E gli anni Cinquanta, sempre con il sostegno del voto popolare, modellarono un’Italia come realtà democratica, economica e sociale ( . . . )Oggi i nostri giovani hanno davanti a loro altre sfide: difendere la libertà ( . . . ) consapevoli come sono che senza libertà non vi può essere né pace, né giustizia, né benessere. Alcune di queste sfide sono planetarie ( . . . ) : la lotta contro il terrorismo, la lotta contro l’integralismo fanatico e liberticida, la lotta contro il razzismo, perché la libertà, la dignità e la pace sono un diritto di ogni essere umano, “ovunque” nel mondo ( . . . ) questo 25 aprile cade all’indomani della grande tragedia che ha colpito questa terra d’Abruzzo. Ancora una volta, di fronte all’emergenza e alla tragedia, gli italiani hanno saputo unirsi, hanno saputo superare le divergenze, sono riusciti a dimostrare di essere un grande popolo coeso nella generosità, nella solidarietà e nel coraggio. Guardando ai tanti italiani che si sono impegnati qui nell’opera di soccorso e di ricostruzione mi sento orgoglioso, ancora una volta, ancora di più, di essere italiano e di guidare questo meraviglioso Paese. Oggi Onna è per noi il simbolo della nostra Italia ( . . . )Abbiamo, tutti insieme, la responsabilità e il dovere di costruire per tutti un futuro di prosperità, di sicurezza, di pace, e di libertà. Viva l’Italia! Viva la Repubblica! ( . . . )
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Biografia[ . . . ]
Si è diplomato al liceo scientifico Pontormo diEmpoli nel 2001 con 90/100.[1] Alle elezioni politiche del 2013 viene eletto deputato dellaXVII Legislatura della Repubblica Italiana nella circoscrizione XII Toscana per il Partito Democratico.
Il 5 giugno 2013 viene scelto come Responsabile nazionale degli Enti Locali delPartito Democratico nella nuova Segreteria nazionale del Segretario “reggente” Guglielmo Epifani. Vicino al Sindaco di Firenze Matteo Renzi.
Il 9 dicembre 2013 diviene membro della segreteria nazionale del Partito Democratico, con a capo il nuovo segretario nazionale Matteo Renzi, con il ruolo di Responsabile nazionale dell’Organizzazione e Coordinatore nazionale della Segreteria.
Dal 28 febbraio 2014 è sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega all’editoria.
È segretario del CIPE Comitato interministeriale per la programmazione economica.
Sposato con Cristina Mordini[2], ex dipendente del Comune di Firenze all’epoca impiegata presso la segreteria dell’ex sindaco Renzi[3].
Eppure, ne eravamo convinti noi stessi. Una volta in giro per il mondo, ci siamo accorti che non eravamo poi così cattivi e che i pregi erano superiori ai difetti, e che a dirlo alla fine erano proprio chi prima ci denigrava.
A proposito della Littizzetto e della Palombelli, questo è il commento di un romano.
Fin da ragazzino ci hanno cresciuti ed indottrinati a dovere facendoci vedere un Sud arretrato, abbandonato, in preda all’ illegalità, terra di furbi che più furbi non si può.
Terra solo di ladri professionisti e non.
E, sic!, nella mente avevo amputato il territorio italiano di 4 intere regioni!
Io al Sud? Mai!!!
Eppoi è capitata l’occasione di “scendere” (come agli inferi) a Napoli…
Addirittura ho passeggiato in quello che ricordo essere il Lungomare Nazario Sauro.
Addirittura attraversavamo le strisce pedonali e…miracolooooo…le auto si fermavano!
A Napoli!!!!
Cazzo!
Nessuno mi ha scippato nulla.
Son tornato a casa sano e salvo!
Cazzo: a Napoli c’erano addirittura delle persone!
Credo di averne viste di brutte situazioni più a Roma!
Ah: avete davvero provato ad attraversare una strada a Roma? Dove non ci sono i semafori?
Il Sud!
A parte che non c’è solo Napoli.
Ho visto il Cilento (non sapevo neanche che esistesse) ed ho visto scorci di Paradiso.
Ho visto pezzi della Puglia, dei paesini bellissimi.
Insomma credo proprio che ci sia stato un lavaggio del cervello vero e proprio in questi decenni, a partire dai libri di storia delle elementari. A proposito: qualcuno si è accorto di come siano profondamente cambiati certi libri?
Ah: io nativo di Roma, al lavoro in Trentino, mi guardavano con sospetto!
Poi vedendomi lavorare seriamente dicevano che no, io non potevo essere romano!
Annamo bene annamo! Annamo proprio bene!
(Bx)
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E’ il braccio destro di Matteo Renzi. Il sottosegretario Luca Lotti, ha ricevuto da Renzi il compito di di organizzare le celebrazioni del 25 aprile. Intervistato da Repubblica Lotti conferma quanto detto daSergio Mattarella sul fatto che i giovani ventenni e trentenni ignorano la Resistenza e dice: “Il nostro compito, come governo, sia far sì che questo pezzo di Storia entri nelle scuole. E quindi, attraverso i ragazzi, anche nelle case, che sia oggetto di discussione la sera, in famiglia. Stiamo lavorando insieme all’ Anpi su questo progetto. E usiamo tutti i mezzi – Twitter ma anche la street art – per coinvolgere i ragazzi in questo racconto”. E ammette: “Renziano o non renziano questa storia la sento mia”. E a chi contesta la celebrazione del 25 aprile da parte dei renziani, lui risponde: “Secondo me chi la pensa in questo modo fa un errore e commette un torto proprio nei confronti di quelle persone che combatterono in nome di quei valori.
Revisionismo – Il 25 aprile non deve appartenere a una parte sola ma a tutta la Nazione. E noi ci ispiriamo ai valori dell’ antifascismo – giustizia, libertà, eguaglianza – facendo politica tutti i giorni, anche portando avanti il nostro programma”. E a chi accusa il governo di stravolgere la Costituzione, risponde: “Criticate pure le nostre riforme, ma sul merito. Non è legittimo usare la Storia come una clava per provare a demolire quello che stiamo facendo”. Alla domanda sul revisionismo, sull’invito fatto da Mattarella a non equiparare i combattenti delle due parti, Lotti risponde così: “Basta, è arrivato il momento di mettere un punto anche sul revisionismo. Settanta anni fa l’ Europa era occupata dai nazisti, c’ erano ufficiali che ammazzavano dieci italiani innocenti per ogni soldato tedesco ucciso, i “bravi ragazzi” della Rsi aiutavano a rastrellare gli ebrei che venivano mandati nei forni. E’ chiaro chi stava dalla parte del torto e chi aveva ragione. Ma è il momento che il 25 aprile diventi davvero la festa di tutto il Paese».
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forbidden prohibited vietato 25 aprile dell’italia liberata resta …
2 giorni fa – FORBIDDEN PROHIBITED VIETATO 25 APRILE DELL’ITALIA LIBERATA RESTA UNA PAGINA BIANCA D’UNA VERITA’ MAI SCRITTA PER …
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Politica & Storia. 25 aprile, fu vera gloria? Massimo Vuono …
25 apr 2011 – Intanto ci piace citare: “La storia dopo tutto è la poesia vera” [ Cariyle, Bosurell’s Life of johnson ]; traggo da uno dei tanti – preziosi – libri di mio …
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ALTRE NEWS E DA MESSAGGI – FACEBOOK
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Ciccio Fatica mentre si reca al cimitero di Santa Maria Capua Vetere a rendere omaggio ai paracadutisti nuotatori della Decima fucilati dagli angloamericani ,impugnando la bandiera della Rsi
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Piace a te, Luciano Schifone e altre 77 persone.
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—-Messaggio originale—-
Da: info@vincenzomannello.it
Data: 26/04/2015 11.33
A: ( . . . )
Ogg: “Frecciarossa del Sud”…spuntata
Quì da noi,in Sicilia,Calabria,Basilicata ed Abruzzo ci teniamo le nostre preziose strade ferrate e..corriamo a piedi !!
Grazie per l’attenzione.
Vincenzo Mannello
A MILANO IL 29 APRILE
PERCHE’
Perché per la prima volta in 40 anni, la celebrazione della memoria di Sergio, Carlo ed Enrico si svolgerà in piazza e sarà vissuta da migliaia di persone che giungeranno da tutta Italia a cui si uniranno anche delegazioni straniere che ricordano Sergio come un martire Europeo della violenza antifascista.
La serata avrà inizio alle 21.00 e coinvolgerà l’intero quartiere di Viale Argonne ed avrà come centro fisico ed affettivo la casa ed il luogo dell’aggressione di Sergio
COMUNICATO POLITICO
di Radio @forza_italia “Meglio un partito del 15% di coerenti che non del 40% pieno di traditori e voltagabbana !
(Marco Trombetta)
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info : 340 – 3492379
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“AZIMUT” – VIA P. DEL TORTO, 1 – 80131 NAPOLI
2 pensieri riguardo “BERLUSCONI A ONNA APRILE 2009 E ALTRE NEWS SPAZIO LIBERO APERTO A TUTTI SENZA FILTRI O CENSURE”