ARRIVEDERCI A SETTEMBRE RUSSIA “TERRA NATIA PROTETTA DA DIO” ARTICOLI RECENTI ESTATEAZIMUT BUONE VACANZE E BUONA LETTURA


ARRIVEDERCI A SETTEMBRE RUSSIA “TERRA NATIA PROTETTA DA DIO” ARTICOLI RECENTI ESTATEAZIMUT BUONE VACANZE E BUONA LETTURA [ “AZ.-NEWS” – AGOSTO 2015 ]

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Fabio Pisaniello – webm. adm. des.

GIUSEPPE VERDI – Nabucco – Va, Pensiero – YouTube 

17 mar 2011 – Caricato da Peter Mark

GIUSEPPE VERDI – Nabucco – Va, Pensiero Nabucco è la terza opera (il titolo originale completo è ..

ARRIVEDERCI A SETTEMBRE – BUONE VACANZE
 
BUONA LETTURA
 

‘ZU FRANCISCU. ( L’ALTRA STORIA ) DI OLIVIERI GIANCARLANTONIO PRIMA PUNTATA A 100 ANNI DALL’ENTRATA DELL’ITALIA NELLA GRANDE GUERRA E DALLA LEGGENDA DEL PIAVE

https://azimutassociazione.wordpress.com/…/zu-franciscu-lal…

  • [ le altre quattro puntate – in rete : martedì, 28 luglio – venerdì, 31 luglio – lunedì, 3 agosto – giovedì, 6 agosto ]
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IL SERVIZIO ODIERNO
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ARRIVEDERCI A  SETTEMBRE RUSSIA “TERRA NATIA PROTETTA DA DIO” ARTICOLI RECENTI ESTATEAZIMUT BUONE VACANZE E BUONA LETTURA 

[ “AZ.-NEWS” – AGOSTO 2015 ]
 
I N    C O P E R T I N A
LA DONNA CHE CAMBIO’ LA STORIA ! LE VIE DEL SIGNORE SONO INFINITE [ da “Azimut – archivio online” ]
( . . . . . . ) MARIA IVANOVNA PUTINA CON WLADIMIR PUTIN ( BAMBINO ) –  ( . . . ) “Fece tutto mia madre, mio padre non voleva”. … Un segreto che sessant’anni dopo lo stesso Putin ha voluto svelare alla … qui che sono stato battezzato in segreto da mia madre ai tempi di Stalin ( . . . )
associazioneazimut@tiscali.it – Tuesday, November 26, 2013
IN COPERTINA
 
La Russia giudica “ridicole” le prove fotografiche fornite dalla Nato su un’invasione dell’Ucraina
Putin in visita a Roma: prima dal Papa e poi a cena con Berlusconi
[ PER LEGGERE TUTTO – VEDI : OLTRE ]
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CORRISPONDENZE,ESTRATTI DA MESSAGGI E INTERVENTI PIU’ LETTI[da Catania – Cosenza – Napoli – Roma – Varese]
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GIANCARLO LEHNER – VINCENZO NARDIELLO – ARTURO STENIO VUONO
FILIPPO GIANNINI – VINCENZO MANNELLO
foto di Ilia Olivieri.
GIANCARLANTONIO OLIVIERI – GIANFREDO RUGGIERI 
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  EMIDDIO NOVI
 

 ALESSANDRO SANSONI

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GENNARO SANGIULIANO – MASSIMO IAQUINANGELO – BRUNO ESPOSITO
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GRADIMENTI FACEBOOK
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Ilia Olivieri e altri 36 amici
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MEMENTO – DA MESSAGGI “POSTATI” SU FACEBOOK
L’ITALIA DEI GOFFI GIULLARI E DEI MANTENUTI ROSSI DI STATO A GUIDA DEL MARXISTA BIANCO – AHINOI ! ! !
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foto di Cose che nessuno ti dirà di nocensura.com.

CHE SCHIFO !!!

OLTRETUTTO SE CONDUCE 3 GIORNI DI FESTIVAL GLI DANNO ANCHE UN MILIONCINO IN PIU’…

 
[ DA MESSAGGIO “POSTATO” SU FACEBOOK ]

Ormai lo sanno anche le ……pietre!!!! Ecco perchè ci meritiamo questa Italia distrutta!!!!

Il complotto contro Berlusconi ci fu e forse fu un vero e proprio colpo di Stato. Lo dicono l’americano Edward Luttwak, esperto di geopolitica e da sempre…
WWW.IMOLAOGGI.IT
  • Francesco Marasco Caro Roberto c’è anche un senatore di Forza Italia ex democristiano sardo, non ricordo il cognome insieme al napoletano e forse qualche altro strunz….
  •  
 
 
[ DA MESSAGGIO “POSTATO” SU FACEBOOK ]
 
 
 
[ DA MESSAGGIO “POSTATO” SU FACEBOOK ]
 
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FATIMA – MOSCA – ROMA [ TRATTO DAL WEB ]
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Nel messaggio di Fatima, Mosca è destinata ad avere un peso determinante nella crisi mondiale contemporanea, come spiega don Ennio Innocenti nel suo ultimo libro

Mentre vacilla l’inizio della tregua nell’est ucraino, dopo il faticoso accordo raggiunto il 12 febbraio scorso a Minsk tra i presidenti ucraino, russo e francese, Petro Poroshenko, Vladimir Putin eFrançois Hollande, per una soluzione pacifica del conflitto, ritornano in mente le sequenze dell’incontro, avvenuto il 25 novembre 2013, tra Papa Francesco ed il Presidente della “Santa Russia”.

In effetti, dalle recenti statistiche risulta che il gigante asiatico, insieme ad Israele, sia  l’unico Paese industrializzato in cui negli ultimi anni stanno aumentando le persone che professano una religione. Dal 1989 la Russia sta gradualmente riprendendo la sua tradizionale fisionomia cristiana e anche la gerarchia ortodossa russa pare seriamente coinvolta in colloqui di chiarimento con la Roma Cattolica.

Dalle riprese televisive che testimoniano del significativo incontro in Vaticano tra Putin e Bergoglio, colpirono le sequenze in cui i due si vedevano avvicinarsi ad un tavolo per scambiarsi i rispettivi doni simbolici e di omaggio reciproco. Così Putin che indicava al Papa l’icona che gli aveva portato dalla sua patria, che è la bandiera della rinascita civile e religiosa dei popoli russi, cioè la famosa “Madonna di Vladimir”. E il Pontefice quindi che ascolta con deferenza e partecipazione il leader russo e, poi, mentre sta per andare nella stanza del previsto colloquio, viene fermato da Putin, che gli chiede qualcosa. Il Papa, sorpreso dal gesto del Presidente russo, gli mostra immediato consenso e, subito dopo, Putin si reca al tavolo dei doni chinandosi sull’icona per baciarla con riverenza. Al che anche Bergoglio bacia l’icona raffigurante la Madonna della tenerezza (è questo l’appellativo della “S. Vergine di Vladimir”). Il comune gesto del bacio all’icona della Madonna è stato interpretato nel mondo cattolico anche come reciproco impegno, ciascuno secondo il suo ruolo, «per la Siria e i cristiani perseguitati» (Papa Francesco e Putin. Il bacio all’icona della Madonna, in Tempi.it, 26 novembre 2013).

IL FUORI-PROGRAMMA PUTIN/BERGOGLIO

Il contemporaneo omaggio pubblico all’Icona della Madonna, oltre a confermare la fede cristiana di Putin, è sembrato simboleggiare il possibile ruolo della nuova Russia sulla via della pace. Ma potrebbe persino rilanciare, come spiega il recente libro di Don Ennio Innocenti Fatima, Roma, Mosca (Sacra Fraternitas Aurigarum Urbis, Roma 2015, pp. 149), un possibile ruolo del Presidente russo per la rinascita religiosa non solo della propria compagine sociale ma, grazie al rapporto con la Roma petrina, anche dell’intero Occidente. Non è difficile capire quali potrebbero essere le conseguenze in tutto il mondo se la conversione della Russia preannunciata dalle apparizioni della Madonna a Fatima nel 1917 cominciasse ad avverarsi in modo visibile e significativo.

Infatti la nuova Russia rappresenta oggi l’unica potenza che si difende dal relativismo morale imperante in Occidente, accettando l’influsso della Chiesa, intesse rapporti di positiva collaborazione con altri grandi popoli asiatici, proclama la sua avversione alla preponderanza della grande finanza che ha consolidato quella “globalizzazione dell’indifferenza” tante volte denunciata da Papa Francesco.

TERZA GUERRA MONDIALE?

Fatima, Roma, Mosca è una raccolta di scritti di Don Innocenti, pubblicata nel sessantesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale che, in quindici agili capitoli (da La luce di Fatima a La mariologia come profezia di pace), aiuta a comprendere a fondo il significato delle apparizioni della Madonna ai tre bambini alla Cova da Iria (Portogallo). Con il suo stile colorito ed a volte irriverente, questo dotto sacerdote che appartiene al clero di Roma, classe 1932, ci spiega come l’avvento di quel periodo di pace promesso dalla Vergine Maria nel corso dell’apparizione del 13 luglio 1917, sarà possibile solo quando Papa Francesco romperà gli indugi e obbedirà pienamente a ciò che la “Madonna di Fatima” ha chiesto, cioè la consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato. Senza questa obbedienza di Begoglio, che fin dall’inizio del suo pontificato ha comunque dimostrato di essere molto devoto alle apparizioni di Fatima, già da tempo riconosciute dalla Chiesa, si avrà secondo Don Innocenti l’alternativa tragica del famoso terzo segreto ormai pubblicato, in pratica quella “terza guerra mondiale” che, secondo Papa Francesco, si comincia a intravedere (questa affermazione risale al novembre scorso, rispondendo a una domanda dei giornalisti in aereo).

Ciò che ancora manca a Putin è un ampio progetto culturale, fondato su valori spirituali in cui possano riconoscersi i popoli dell’ex-URSS, e che li aiuti a vincere le spinte centrifughe di cui, come nel caso dell’Ucraina, approfitterebbe il sistema finanziario che fa capo alla UE e agli Stati Uniti.

Il libro di Don Ennio Innocenti si pone sulla scia di una serie di Autori che credono possibile il ruolo della Russia per la salvezza dell’identità cristiana del vecchio continente, e per la liberazione dei popoli europei dalla grinfie di un’Unione Europea sempre più laicista.

E’ un fatto che il gesto di Putin nei confronti di Papa Francesco nel 2013 è stato eloquente: solo la Madonna ci unisce nella ricerca della Giustizia, della Pace e anche della Fede cristiana in un tragico momento storico come quello che stiamo vivendo.

LE APPARIZIONI DI FATIMA (PORTOGALLO)

Com’è noto, le apparizioni di Fatima si verificarono nel 1917, quando era in pieno svolgimento la Grande Guerra. La Madonna comparve sei volte, ogni 13 del mese, a partire dal 13 maggio e fino al 13 ottobre di quell’anno, ai tre pastorelli Lucia dos Santos, di 10 anni, e ai suoi due cuginetti Francisco e Giacinta Marto, di 9 e 7 anni. La notizia si sparse velocemente e migliaia di fedeli accorsero a Fatima da ogni parte del Portogallo, ma anche da tutta Europa. Nella terza delle sei apparizioni, quella del 13 luglio 1917, i tre bambini ebbero la visione dell’Inferno e la Madonna annunciò loro che sarebbe scoppiata la seconda guerra mondiale (in quel momento era in pieno svolgimento la prima) e che «la Russia si convertirà» (in quel momento, Lenin e il comunismo non erano neppure ancora al potere). Ma, prima, il Papa avrebbe dovuto consacrare la Russia al Cuore Immacolato di Maria.

Secondo il “terzo segreto di Fatima”, che è stato rivelato il 27 aprile dell’anno 2000 nell’incontro tra suor Lucia dos Santos e il cardinale Tarcisio Bertone, dovrebbe accadere che, un Papa vestito di bianco, arrancando tra rovine, distruzioni e cadaveri, dovrà cadere trafitto da colpi di arma da fuoco. Papa Giovanni Paolo II individuò sé stesso in quella drammatica figura e ritenne sempre di essere stato risparmiato proprio dalla Madonna che “deviò” il colpo di pistola sparatogli dall’agente del KGB Alì Agca quel 13 maggio 1981, giorno anniversario della prima apparizione di Fatima.Ma la frase pronunciata dalla Madonna sulla quale continua il dibattito è: «…la Russia si convertirà».

Putin si è più volte apertamente proclamato cristiano. Due mesi prima dell’incontro con il papa del 25 novembre 2013, in  occasione di un Forum internazionale, aveva duramente stigmatizzato la perdita di fede dell’Occidente: «I Paesi euro-atlantici», aveva detto, «stanno ripudiando le radici cristiane che costituiscono la base della civiltà occidentale. Essi rinnegano i principi morali e tutte le identità tradizionali: culturali, religiose e financo sessuali. Stanno applicando direttive che parificano le famiglie a convivenze di partners dello stesso sesso. Registrano partiti politici che promuovono la pedofilia. In molti Paesi europei, la gente ha ritegno a manifestare la propria fede. Le festività sono abolite o chiamate con altri nomi. La loro essenza religiosa viene nascosta. Sono convinto che tutto ciò apre una strada verso il degrado che sboccherà in una profondissima crisi morale».

Parole di un leader mondiale in continua ed inarrestabile ascesa. Come concludere? Con le parole di Don Ennio Innocenti: «La Vergine Santa non ha chiesto di consacrare gli atei, bensì i sinceri credenti, come, appunto, i popoli russi, costantemente devoti di Maria Santissima, perché quella consacrazione li avrebbe incoraggiati, fortificati, e resi potente fermento di conversione collettiva, facendoli diventare decisivo fattore di pace per il mondo. La consacrazione papale della Russia alla Vergine Santa significherebbe altresì che la Russia è sodale con i popoli cristiani sulla base della fede che rende questi popoli autenticamente fraterni, nel Corpo mistico di Cristo».

Innocenti Fatima – Roma – Mosca

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I VIAGGI DEI NOSTRI AMICI ( DOPO RUSSIA E UCRAINA – ORA IN IRAN : ALESSANDRO SANSONI L’INFATICABILE)
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DA MESSAGGI “POSTATI” SU FACEBOOK
 

Esfahan…è uno di quei luoghi dove è possibile percepire la potenza del Sacro…

foto di Alessandro Sansoni.

e.

 

Ad esfahan, al termine del colloquio con il capodipartimento del ministero della Cultura iraniano, responsabile dell’Istituto per il dialogo interreligioso

foto di Alessandro Sansoni.
DA MESSAGGI “POSTATI” SU FACEBOOK
 
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DA CATANIA – VINCENZO MANNELLO
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—-Messaggio originale—-
Da: info@vincenzomannello.it
Data: 27/07/2015 11.32
A:   ( . . . )

Ogg: #GiafarButtafuoco..,Emiro di Sicilia ?

Giafar al Siqilli (il Siciliano),al secolo Pietrangelo Buttafuoco ,potrebbe essere eletto Presidente della Regione Siciliana quando si voterà per la successione a Crocetta. Così una mossa (a mio avviso) dirompente la candidatura del noto giornalista-scrittore-polemista,intellettuale raffinato,è uscita fuori dalla assemblea di “Noi con Salvini” tenuta nei giorni scorsi a Montalbano Elicona (Me).Prima o poi in Sicilia si tornerà a votare e,si presume,ci sarà battaglia all’ultimo elettore per trovare il sostituto del “martire” Rosario Crocetta…posto che il Pd non decida di riabilitarlo qualora l’Espresso risultasse “infame e bugiardo”.Come gli amici che mi seguono sanno,io metto faccia e cognome nello astensionismo…,proprio perché ritengo il degrado politico e sociale “sistematico”,connaturato alla partitocrazia imperante (e costituzionale).Me ne frego pertanto di operazioni e manovre politiche su scala locale e nazionale…per me “pari sono”.Però questa indicazione per “Buttafuoco presidente” mi ha solleticato una attenzione particolare…una visione che,forse,ha valenza di enorme impatto sulla politica siciliana,italiana e (non esagero) europea.Esaminiamo i fatti : Salvini,così si è ribadito pubblicamente, vedrebbe con piacere la candidatura di Buttafuoco a presidente della regione Siciliana..ebbene,sembra proprio che il candidato (se accetta) sia di religione musulmana,convertito all’Islam con il nome di Giafar al Siqilli !!Svolta epocale della politica leghista : un musulmano a Palazzo dei Normanni !!Finalmente in “Padania” ci si è reso conto che l’Islam è pure “un’altra cosa” rispetto a come lo rappresentano i tagliagola dell’Isis e media occidentali vari ??Che un islamico,convertito o meno,possa essere capace di ricoprire un ruolo istituzionale “politico” e,magari,far pure bene ?Che,specie in Sicilia,peggio di come hanno fatto cattolici ferventi alla Cuffaro e   marxisti alla Crocetta è impossibile realizzare ?Mi si obietterà che la proposta riguarda la persona Buttafuoco,non la sua appartenenza religiosa..,meglio ancora !!Così dovrebbe essere,nessuna discriminazione ed “avanti tutta”…!!In Francia uno scrittore si è arricchito preconizzando un capo di stato francese islamico…,noi siciliani potremmo essere all’avanguardia eleggendo un Presidente della regione Siciliana musulmano…#GiafarButtafuoco,Emiro di Sicilia !!


Grazie per l’attenzione.
Vincenzo Mannello 

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DA ROMA – GIANCARLO LEHNER
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——– Original Message ——–

Subject: Lehner: nella metro di Roma scatta il diritto all’autodifesa
Date: Tue, 28 Jul 2015 08:53:16 +0000
From: Giancarlo Lehner <giancarlolehner@hotmail.com>
To:  ( . . . )


La metro capitolina, anzi rom-ana, divenuta giungla dove il cittadino è normalmente indifeso, impone alle persone perbene di riappropriarsi del proprio diritto alla violenza, vista la rottura unilaterale del contratto sociale da parte delle Istituzioni. Leviathan nuota nel ridicolo nella biglietteria Ottaviano di Roma, dopo l’ultimo borseggio ed i lividi patiti da Thomas Hobbes. A proposito, qualcuno, costringendo Alfano, Marino e Gabrielli  a viaggiare in metro senza scorta,  spieghi loro, durante il calvario, che Hobbes non è il terzino sinistro della nazionale inglese.
Giancarlo Lehner
 

——– Original Message ——–

Subject: Lehner: Obama vende tappeti persiani
Date: Sat, 25 Jul 2015 14:35:26 +0000
From: Giancarlo Lehner <giancarlolehner@hotmail.com>
To:  ( . . . )


A riprova che Hussein Obama è un venditore di tappeti persiani confezionati a Forcella, ecco l’ultima micidiale omissione: ha enfaticamente esclamato che l’Africa cresce e si muove, dimenticando di specificare che si muove tutta verso Pantelleria e dintorni.
Giancarlo Lehner
 

——– Original Message ——–

Subject: Lehner: adesso tocca ai comunisti
Date: Tue, 21 Jul 2015 13:11:10 +0000
From: Giancarlo Lehner <giancarlolehner@hotmail.com>
To:  ( . . . )


Solidarietà per solidarietà comporta che i comunisti europei. in primis italiani e francesi, ingrassati per decenni a colpi di  milioni di dollari col pane strappato di bocca ai popoli della cortina di ferro. oggi, si facciano personalmente carico delle varie euro-emergenze, dalla Grecia sprecona e sfaticata sino ai migranti, terroristi compresi.  Nessuno più di Giorgio Napolitano  sa quante ragioni abbia  l’Ungheria  nel tirarsi fuori dalle nuove solidarietà. 
 
Giancarlo Lehner
 
 

——- Original Message ——–

Subject: Lehner: Marino, Bergoglio, Malagò
Date: Fri, 24 Jul 2015 11:49:16 +0000
From: Giancarlo Lehner <giancarlolehner@hotmail.com>
To: ( . . .  ) 


L’Isis ha rinunciato a venire a Roma per i troppi disagi.  Non solo sporcizia, manto stradale a groviera, metro, scioperi bianchi, occupazioni, sit in, c’è anche Trenitalia regionale coi treni cancellati e ritardi di oltre 30 minuti su tratte di 50. A Fiumicino,  di rinforzo, impazza l’Anpac spietata sanzionatrice di quanti osino giungere o ripartire dalla Capitale.In tanto degrado sulle s-palle dei Quiriti, sguazza impunito il romanofobico Marino, mentre Bergoglio, sfuggito all’antidoping, scolpisce giubilei devastanti su croce e martello. Infine, si staglia l’alieno Malagò, che non usando mai mezzi pubblici, non sa di tentare il colpo di grazia, a futura memoria, candidando l’Urbe alle Olimpiadi del 2024. 
Il Califfo, Marino, Bergoglio, Malagò, se li sogna. 
Giancarlo Lehner
 
 

——– Original Message ——–

Subject: Lehner: specialità giallorossa del giorno
Date: Wed, 22 Jul 2015 08:26:43 +0000
From: Giancarlo Lehner <giancarlolehner@hotmail.com>
To:  ( . . . )


Lo chef Pallotta consiglia: prendere Baldissoni, Sabatini, Garcia, ripulirli, spelarli,  infine sbatterli al muro sino a renderli pastella. E’ la ricetta della crema giallorossa al cucchiaio marcato Doumbia.
Giancarlo Lehner
 

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Subject: Lehner: gli elettori si meritano Marino e Crocetta
Date: Sun, 26 Jul 2015 09:15:21 +0000
From: Giancarlo Lehner <giancarlolehner@hotmail.com>
To:  ( . . . )


Marino e Crocetta rappresentano la prova ontologica dell’idiozia delle primarie e della democrazia grillin- popolar-stradaiola, nonché della funesta potenza del circo mediatico-giudiziario.I romani ed i siciliani (sfuggiti ai test etilici e all’antidoping) che li hanno votati  sono uguali e, forse, peggio di Marino e Crocetta, ergo se li meritano. Adesso se li tengano e se li godano, così come noi tutti ci gustiamo, soffrendo, gli effetti della  devastante moda del federalismo panacea di tutti i mali.
Giancarlo Lehner
 

——- Original Message ——–

Subject: Lehner: meglio Doumbia di Salah
Date: Sat, 25 Jul 2015 10:10:31 +0000
From: Giancarlo Lehner <giancarlolehner@hotmail.com>
To:  ( . . . )


Per sanare la bischerata Doumbia – in Indonesia, temendone il cucchiaio, non l’hanno fatto entrare – Sabatini e soci si attaccano a Salah, uno scarto di Mou, che, forse, non desidera fondamentalisti  fratelli islamici nella sua squadra. 

Giancarlo Lehner
 

——– Original Message ——–

Subject: Lehner: no alla pena di morte, serve di più
Date: Mon, 27 Jul 2015 11:15:18 +0000
From: Giancarlo Lehner <giancarlolehner@hotmail.com>
To:  ( . . . )


Sono contrario alla pena di morte perché, per l’albanese che sgozza il coetaneo o il napoletano che si mette di proposito contromano sulla tangenziale, sarebbe troppo poco, quasi una passeggiata di salute. Trattandosi di maschietti bulli, possessivi, dominatori, su di loro potrebbe funzionare, assai meglio del cappio,  una pena di anni venti di sodomia verticale in carcere, cinque volte al dì, prima e dopo i pasti.
Nell’opera di rieducazione potrebbero dare un contributo , a turno, tutti gli italiani discretamente dotati.

 
Giancarlo Lehner
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26-lug-2015
  La verità sulle tasse di Renzi

– dal “Roma”  – Vincenzo Nardiello

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Casa e tasse, dietrofront Renzi?
La verità sui conti del Governo

di Vincenzo Nardiello

NAPOLI. Fu vero dietrofront? Davvero Matteo Renzi sulle tasse ha deciso di ingranare la retromarcia? Gli italiani ci sperano, ma finora il premier ha fatto l’esatto contrario. E se realmente adesso vorrà fare una « riduzione delle tasse che non ha paragoni nella storia del Paese » beh, bisognerà che si metta daccordo innanzitutto con se stesso.Certo, se Renzi ha cambiato idea sulla pressione fiscale non può che far piacere. Ma per cambiare idea occorrono i fatti. Le tasse non si abbassano con una dichiarazione, per quanto roboante possa essere. Servono documenti nero su bianco. E quello più importante, il Documento di economia e finanza 2015, varato appena tre mesi fa dal Governo, racconta tutt’altro scenario.

NEL DEF C’È SCRITTO IL CONTRARIO.
Ecco, se Renzi fa sul serio, se davvero vuole abolire la tassa sulla prima casa, tagliare Ires e Irap alle imprese, intervenire su Irpef, pensioni e tutte quelle altre belle cose che ha detto l’altro giorno durante l’assemblea del Pd, non ha che da fare una cosa: stracciare il Def in diretta tv davanti a tutti. Solo così le sue parole acquisteranno un minimo di credibilità. Sì, perché il Def non è un documento qualsiasi, ma quello sul quale si basa la politica economica del Governo nei prossimi anni. E sembra scritto da un altro Renzi. Che cos’è successo?Proviamo a riavvolgere il nastro, allora.

IL PREMIER HA REAGITO
Non è mai elegante citarsi. Pazienza, per una volta faremo gli screanzati. Appena qualche giorno fa il Roma aveva avvertito che l’ex rottamatore era pronto a reagire alla tenaglia che gli si stava stringendo attorno: dalla pubblicazione delle sue imbarazzanti intercettazioni sul conto di Letta al monito lanciato dalla Merkel anche all’Italia con la gestione della crisi greca; dalla necessità di trovare 25 miliardi con la prossima legge di Stabilità ad un certo cambio d’umore tra alcuni poteri forti (Confindustria in primis). Avevamo aggiunto che per uscire dalla gabbia il capo di palazzo Chigi era pronto anche ad un colpo di teatro. E così è stato.Sabato scorso il premier si è presentato davanti all’assemblea del suo partito con un programma fiscale che più a destra non si può. Secondo le prime stime, la riduzione di tasse annunciata da Renzi vale 45 miliardi in tre anni: 5 miliardi nel 2016 (l’abolizione dell’imposta sulla prima casa da sola vale quasi 4 miliardi), 20 nel 2017 e 20 nel 2018. Nell’attesa di capire quali tagli monstre prevede di fare un Governo che finora si è segnalato per la crescita costante di spesa pubblica, tasse e debito, la domanda da fare per capire come stanno davvero le cose è la seguente: annunci a parte, l’Esecutivo che cosa ha previsto di fare per gli anni 2016-18?

SCENARIO DEVASTANTE
Il Governo sta utilizzando il tempo concessogli dal Quantitative easing della Bce nella maniera peggiore: invece di approfittare dei bassi tassi dinteresse per ridurre la zavorra del debito pubblico, sta aumentando tutto: debiti, spesa e tasse. Lo dice – anzi, lo scrive – proprio palazzo Chigi, non qualche incallito oppositore.Nel Def varato dallEsecutivo appena tre mesi fa, e che rappresenta la base per la prossima legge di Stabilità, cè scritto chiaro e tondo che le entrate tributarie passeranno dal 30,1% del Pil dello scorso anno al 31,2% nel 2016 e 2017. Vuol dire circa 18 miliardi di tasse in più. Aspettate. Queste sono solo le entrate tributarie. Per avere un quadro completo di quanto sarà realmente il salasso, dobbiamo sommare le voci « contributi sociali » e « altre entrate ».il boom delle tasse.Senza volervi tediare oltremodo con i numeri, il Governo prevede il risultato seguente: l’anno scorso abbiamo pagato circa 777 miliardi di tasse. Quest’anno ne pagheremo quasi 786, l’anno prossimo oltre 818, per poi tirare fuori quasi 841 miliardi nel 2017 e 863 nel 2018. Si tratta di circa 77 miliardi di tasse in più nel periodo 2015-18. Questi sono i conti. Il resto sono balle. O chiacchiere buone per recuperare qualche punto nei sondaggi. Volete la controprova? Sempre l’Esecutivo stima che la pressione fiscale aumenterà dal 43,5% del 2015 al 44,1% nel 2016-17, per poi attestarsi al 44% nel 2018. Una botta pazzesca.Quindi? Quindi se davvero Renzi vuol ridurre le tasse deve cancellare tutti questi numeri e scriverne degli altri. Subito, perché il tempo stringe.

LA SPESA PUBBLICA FUORI CONTROLLO
Il peggio, però, deve ancora venire. Nello stesso periodo che andamento avrà la spesa pubblica? Devastante. Sempre secondo i dati dellEsecutivo, infatti, le uscite passeranno da 826,62 miliardi nel 2014 a 827,146 nel 2015, a 843,836 nel 2016, a 848,797 nel 2017, fino a sfondare il muro degli 861 miliardi nel 2018. Una progressione inarrestabile. Nel triennio 2016-18, quello durante il quale Renzi ora dice di voler abbattere il carico fiscale di 45 miliardi, il Governo che lui dirige ha previsto che le tasse invece aumenteranno di circa 44,6 miliardi e la spesa pubblica di 17,2 miliardi. Anche un bambino capisce che qualcosa non quadra.

PREVISIONI SBAGLIATE
Non è finita. No, perché questa è la dinamica di spesa che prevedono il presidente del Consiglio e il suo ministro dellEconomia, Pier Carlo Padoan, nel 2015.In realtà tutto lascia pensare che le cose possano andare anche peggio. Eh sì, perché questi a furia di taroccare i numeri (l’hanno già fatto con quelli della povertà diffusi dallIstat) sbagliano anche le previsioni. Se andate a dare un’occhiata al Def 2014 – quello varato sempre dal governo Renzi lo scorso anno – era previsto che nel 2015 lo Stato avrebbe speso 817,843 miliardi. Invece oggi sappiamo che spenderemo 9,3 miliardi in più.Che pignoli, direte voi, una previsione si può sbagliare. Certo, una però. Si dà il caso, invece, che sia errata anche la previsione relativa al 2016, quando spenderemo oltre 15 miliardi in più di quanto preventivato l’anno scorso, mentre nel 2017 saranno 10,5 i miliardi aggiuntivi che dovremo tirare fuori. Insomma, l’anno scorso Renzi e Padoan sbagliarono tutte le previsioni di spesa. E se le avessero sbagliate anche quest’anno? Pazienza, vorrà dire che serviranno ancora più tasse.È chiaro che la spesa pubblica è fuori controllo. Meno male che dovevamo fare la spending review. Ora capite che passare dal prevedere un aumento di 44,6 miliardi di tasse a una riduzione di 45 ce ne corre: bisogna rifare tutti i conti dello Stato. Se, poi, uno ha previsto che la spesa pubblica aumenti costantemente da qui al 2018, con quali soldi finanzierà questa «riduzione delle tasse che non ha paragoni nella storia del Paese»? Mah.Ripetiamo, o si straccia il Def o sono chiacchiere da bar. Oppure cè una terza possibilità: che si abbassino alcune tasse aumentandone delle altre. Dunque non una riduzione, ma una redistribuzione fiscale. In tal caso saremmo nel solco della politica tributaria della peggiore sinistra.

LULTIMO MOSTRO
E veniamo allultimo mostro di questo videogame dell’orrore: il debito pubblico. Pochi giorni fa, da queste colonne, avevamo raccontato del nuovo record del debito pubblico segnato a maggio. Quello che ci era sfuggito era la progressione del debito stesso. La lacuna è stata prontamente colmata dal centro studi Impresa Lavoro, che ha messo a confronto la velocità di aumento del debito dei governi Letta e Renzi. Un raffronto impietoso, dal quale il fu rottamatore esce con le ossa rotte: mentre con l’ex premier il debito aumentava ad una velocità media di 3,14 miliardi di euro al mese, con il governo Renzi cresce di 6,58 miliardi mensili. Il doppio. Significa che se continuerà a tenere questo ritmo, a fine anno la montagna avrà raggiunto i 2.264 miliardi. Un altro record storico. Allassemblea Pd il più grande annunciatore di tutti i tempi ha affrontato la questione di striscio, limitandosi a dire che dal 2016 « l’Italia vedrà la curva del debito calare e non aumentare ». Ancora una volta la domanda è come. In realtà Renzi punta tutto sull’aumento del Pil, e dunque sulla riduzione del rapporto debito/Pil. Se farà davvero quel taglio di tasse che ha promesso la cosa è possibile, ma ciò non toglie che in valore assoluto il debito resterà ben oltre i livelli di guardia, esponendo la Nazione ai venti della speculazione internazionale.Attenti, fare propaganda su questi argomenti, per di più con gli occhi di Bruxelles sui nostri conti, è un lusso che non possiamo permetterci. Renzi dica la verità. È davvero pronto a tagliare spesa, tasse e debito pubblico? È pronto a stracciare il Def? Bene, allora dica come. Perché solo così eviteremo una deriva greca.In caso contrario sarà meglio iniziare ad allacciare le cinture.

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Giuseppe Sasso ha condiviso un link.
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Parlamentari Pd e M5s a cena con dirigente Uber (Goldman). Insulti dei tassiti Un gruppo di parlamentari per lo più del Movimento 5 stelle, in compagnia di…
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LA MAFIA SOSTIENE IL pd CHE PROVE VOLETE ANCORA ???? SONO AMICI MA NON SANNO MAI CHI SONO , COME BALLA E IL MASSIMO !!SE IO NON CONOSCO UNA PERSONA NON LO CHIAMO PER NOME .________________________________________________________________________________________________https://www.facebook.com/122183891285488/videos/246219475548595/?pnref=story

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Ascolta questa telefonata e giudica tu se condividere o cestinare, ma‪#‎aprigliocchi‬ !
Fonte Video: ‪#‎MAFIAcapitaleMaOraBasta‬

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DA MESSAGGI “POSTATI” SU FACEBOOK
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DA NAPOLI – BRUNO ESPOSITO
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La Città di Camelot
Bruno Esposito
27 luglio alle ore 8.30
3.224 membri stamane “la Città” cresce

Dal Manifesto culturale della CITTA’ DI CAMELOT

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“Oggi, la rinata Russia cristiana ortodossa è un punto di riferimento per tutti coloro che non accettano i decadenti costumi dell’occidente, conseguenza dell’agnosticismo di massa e dell’ideologia laicista di derivazione illuminista. 
Cosicché, applicando l’antico concetto di “translatio imperii” al mondo contemporaneo, si perviene necessariamente al mito della “terza Roma”, ossia di Mosca, capitale del più grande paese europeo, erede di Roma e di Costantinopoli, che si estende fin nelle pianure asiatiche della Siberia ed alle città sul Pacifico, le quali sono ancora terre d’Europa, abitate da europei. 
Infine, tenendo presente che, nel mondo contemporaneo, l’Europa si trova, per la prima volta, ad essere un Continente minoritario per l’aspetto demografico, senescente dal punto di vista antropologico e decadente sotto il profilo valoriale, s’impone con urgenza un’azione culturale tesa alla rinascita dello “spirito europeo”, il quale ha improntato la storia dei popoli che hanno abitato da millenni questo lembo di terra chiamato Europa, che, in sostanza, è un Continente culturale anziché geografico, poiché da questo punto di vista esso è soltanto una penisola aggrappata alla vastità dell’Asia. 
Perciò occorre ritrovare i segni ed i motivi di un lungo processo di civilizzazione che ha accomunato i popoli europei, nonostante le loro tragiche divisioni. Occorre riaffermare il tipo antropologico dell’homo europeus che ha dominato la storia del mondo. E per fare questo non si può prescindere dall’unità politica e morale del Continente, il quale, è bene ribadirlo, si estende dall’Atlantico al Pacifico, “dai mari del Sud al circolo polare artico” e che è frutto della “saggezza ereditata dai nostri antenati”, “terra natia protetta da Dio”, come recitano i versi dell’inno nazionale russo.”
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LA RUSSIA E PUTIN
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[ IL NUOVO INNO NAZIONALE RUSSO VOLUTO DA PUTIN – TESTO ]
 
Russia — il nostro paese sacro,
Russia — la nostra terra amata.
Una potente volontà, una grande fama
Sono il tuo patrimonio per tutti i tempi.
Sii gloriosa, nostra Patria libera,
Unione eterna di popoli fratelli,
Saggezza ereditata dai nostri antenati!
Sii gloriosa, patria, siamo orgogliosi per te!
Dai mari del sud al circolo polare
Si estendono i nostri boschi e i campi.
Tu sei unica al mondo, sei inimitabile,
Terra natìa protetta da Dio.
Sii gloriosa, nostra Patria libera,
Unione eterna di popoli fratelli,
Saggezza ereditata dai nostri antenati!
Sii gloriosa, patria, siamo orgogliosi per te!
Ampi spazi per i sogni e per la vita
Si aprono davanti a noi per gli anni a venire
La nostra fedeltà alla Patria ci dà forza.
Così è stato, così è e così sarà sempre!
Sii gloriosa, nostra Patria libera,
Unione eterna di popoli fratelli,
Saggezza ereditata dai nostri antenati!
Sii gloriosa, patria, siamo orgogliosi per te!

Inno nazionale della Russia traduzione / sottotitoli in italiano ... 

18 lug 2012 – Caricato da Mirko Loche

Tutti gli inni nazionali tradotti in italiano sul canale youtube di MirkoLoche. … Peccato che il nuovo …

Inno Nazionale Russo – YouTube 

20 apr 2008 – Caricato da Karl Dreisler

l’inno Russo insieme a quello del Regno delle due Sicilie sono i più … tra la russia e bielorussia che …

————————————————————————————————————————————————————-[ SULLA CONVERSIONE DELLA RUSSIA, ECCETERA, TUTTI I LINK ]
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Il Messaggio di Fatima 

26 giu 2000 – il messaggio di fatima, congregazione per la dottrina della fede, 26 giugno 2000. … di Cristo: l’amore del Padre che suscita negli uomini la conversione e … la Russia, nella sua defezione dalla fede cristiana e nell’adesione al …

Il Messaggio: La Consacrazione della Russia: La Richiesta … 

Sotto il braccio destro della croce stava la Madonna (era la Madonna di Fatima con … invertite per mezzo della consacrazione e della conversione della Russia.

Il Terzo Segreto: Il Centro di Fatima Biasima il … 

FORT ERIE, ONTARIO – 27 giugno – Il Centro di Fatima, attraverso un … « Laconversione della Russia è identificata dalla Madonna di Fatima con il trionfo stesso …

SEGRETO DI FATIMA – Giorgio Bongiovanni 

La Madre di Dio rivelò a Lucia questo messaggio di grandissima importanza per il ….. “La conversione della Russia è identificata dalla Madonna di Fatima con il …

Alcune riflessioni sulla consacrazione della Russia – Articolo … 

Quando la Madonna ha promesso la conversione della Russia, non si riferiva … ( 5) sul Terzo Segreto di Fatima, in esso si parla dell’apostasia della Chiesa, …

Fatima, l’urgenza della conversione 

07 dic 2014 – Giovanni Paolo II davanti alla statua della Madonna di Fatima … e fare penitenza per la conversione dei peccatori, in particolare per la Russia.

Fatima e la conversione della Russia 

Fatima e la conversione della Russia. … Nella Presentazione al documento « Il Messaggio di Fatima », pubblicato nel luglio 2000 dalla Congregazione per la …

L’ULTIMO PAPA – IL MESSAGGIO DI FATIMA 

Il Santo Padre mi consacrerà la Russia che si convertirà e sarà concesso al mondo un … L’ultima apparizione della Madonna di Fatima avvenne il 13 ottobre 1917. … E a Lucia, che le chiese di guarire alcuni malati e di convertire alcuni …

Segreti di Fatima – Wikipedia 

I Segreti di Fatima sono, secondo la Chiesa cattolica, tre messaggi rivelati dalla …. vostro e del sangue dei martiri che avverrà la conversione della Russia.

Papa Francesco e Putin. Il viaggio Fatima-Roma-Mosca … 

12 feb 2015 – Nel messaggio di Fatima, Mosca è destinata ad avere un peso … in tutto il mondo se la conversione della Russia preannunciata dalle …

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SU PUTIN, ECCETERA…….
da “Azimut – archivio online – LINK
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Putin il battezzato – Apologia della geopolitica tedesca … 

https://azimutassociazione.wordpress.com/…/putin-il-battezzato-apologia-…

02 set 2014 – Altro… https://azimutassociazione.wordpress.com[ “AZIMUT-NEWSLETTER” : DOMENICA, 31 AGOSTO 2014 ]IN COPERTINA [ da messaggio …

PUTIN IL BATTEZZATO …(NOVELLO “ZAR DI TUTTE LE … 

https://azimutassociazione.wordpress.com/…/putin-il-battezzato…/comme…

02 set 2013 – PUTIN IL BATTEZZATO …(NOVELLO “ZAR … [“Azimut-NewsLetter”: 1 settembre ‘ 13] …. https://azimutassociazione.wordpress.com : 01/09/2013

(E IL BATTEZZATO) – LA DONNA CHE CAMBIO’ LA STORIA! 

https://azimutassociazione.wordpress.com/…/maria-ivanovna-putina-e-il-…

27 nov 2013 – In questo numero : su Putin – il << battezzato >>. [ per leggere tutto – vedi … https ://azimutassociazione.wordpress.com. I N C O P E R T I N A.

GRAZIANI “BAOBAB” – Associazione Azimut – WordPress.com 

https://azimutassociazione.wordpress.com/…/su-gubitosi-riforma-scuola-e…

05 set 2014 – Putin il battezzato – Apologia della geopolitica tedesca (Haushofer) – Immigrazione…vi diamo Frontex plus, c… – Altro… http://wp.me/p2IJHA- …

Associazione Azimut – Facebook 

https://www.facebook.com/AssociazioneAzimut/posts/668310253244795

… MONDO – CONTRO BERGOGLIO IL PACIFICATORE E PUTIN IL BATTEZZATO– ALTRO… … Associazione Azimut … azimutassociazione. wordpress.com.

Blog Associazione Azimut : CONTRO OGNI “FILTRO” O … 

associazioneazimut.blogattivo.com/-…/CONTRO-OGNI-FILTRO-O-CEN…

Russia: protesta delle Femen nel seggio di Putin, DAL BLOG DI ILIA VARLAMOV . Russia al voto, in topless contro Putin …. Fonte: kauilapele.wordpress.com ..

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DA NAPOLI – MASSIMO IAQUINANGELO
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DA MESSAGGI “POSTATI” SU FACEBOOK

Edizione online del Foglio quotidiano – Direttore Claudio Cerasa
ILFOGLIO.IT
Colpiti obiettivi oltre il confine
TGCOM24.MEDIASET.IT
ServizioCivileMagazine – Giornale d’informazione sul mondo giovanile
SERVIZIOCIVILEMAGAZINE.IT|DI KATIA TULIPANO
   
Massimo Iaquinangelo
27 luglio alle ore 13.41
 
La Russia attacca: “La guerra in Ucraina favorisce l’Isis. Ora coalizione Onu contro il terrorismo”

http://www.ilgiornale.it
   
 
 
   
Massimo Iaquinangelo
27 luglio alle ore 11.55
 
Muore Carolina, l’ultimo cigno della Reggia di Caserta

http://www.ilmattino.it
 
 


   
Massimo Iaquinangelo
27 luglio alle ore 17.32
 
La “città del libro”? Esiste, ed è un paesino della Bretagna… – Il Libraio

http://www.illibraio.it
Quasi 800 abitanti e ben 13 librerie: Bécherel, in Bretagna, è la “città del libro”: qui si organizz…
   
Massimo Iaquinangelo
27 luglio alle ore 11.33
 
www.portalelavoro.com

http://www.portalelavoro.com
MAIL EXPRESS POSTA & FINANZA SELEZIONA PERSONALE IN TUTTA ITALIA 24/07/2015 – Mail Express Posta & F…
 
 
 


   
Massimo Iaquinangelo
28 luglio alle ore 18.29
 
Google divorzia dal social Google Plus – Internet e Social

http://www.ansa.it
Google si arrende e decide di divorziare dal suo social network Google Plus, mai decollato davvero. …


   
Massimo Iaquinangelo
28 luglio alle ore 19.24
 
Microsoft, ecco Windows 10: assistente vocale, nuovo menu Start e addio Explorer – Il Fatto…

http://www.ilfattoquotidiano.it
Microsoft è pronta alla rivoluzione con il nuovo Windows 10. Il lancio del nuovo sistema operativo d…
 
 
   
Massimo Iaquinangelo
28 luglio alle ore 19.47
 
Papa Francesco primo iscritto alla Gmg2016 di Cracovia. Ecco come iscriversi

Tra un anno a Cracovia prende il via la 31esima Giornata mondiale della gioventù. All’angelus del 26…
 

DA MESSAGGI “POSTATI” SU FACEBOOK
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FONDAZIONE AN – INIZIATIVE PER L’ASSEMBLEA DEL 3 OTTOBRE 2015 PARERE DI AZIMUT NAPOLI
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ALLEANZA NAZIONALE:DA FONDAZIONE( NUOVAMENTE ) A MOVIMENTO POLITICO ? DI BUONE INTENZIONI SONO LASTRICATE LE VIE DELL’INFERNO – IL RITORNO DEL “PARTITO DEGLI ELETTI”  ? – VERSO IL 2016 E IL 2018…INIZIATIVA IN BUONA FEDE MA FUNZIONALE SOLO AGLI ETERNI “RODITORI” DELLA “POLITICA-POLITICANTE”.
 
“AZIMUT” NAPOLI – il presidente Arturo Stenio Vuono
 
Pubblichiamo due documenti, in materia di ex-An ( vedi : sotto ), senza scendere nei dettagli e senza commentare(ben si conosce la nostra opinione in merito), senza che vi sia bisogno di specificare quel che si condivide e quel che non si condivide, solo con due puntualizzazioni, a riguardo di ciò che abbiamo sottolineato (vedi: oltre), ovverosia che pretendere adesioni per riposizionarsi – riciclarsi – ricircuitarsi ci sembra veramente “il troppo che stroppia” ; e che a nessuno sarà consentito “mettere le mani” sui beni mobili, immobili, per usarli ad usum Delfini, impegnarli, eccetera, beni solo della Fondazione; che sono anche il frutto dei sacrifici della base militante della Destra e di tutti quegli iscritti ai quali, ove – malauguratamente – se ne ipotizzasse la loro alienazione e liquidazione, oppure l’uso a titolo grazioso, toccherebbe, in rapporto a quanto dato e contribuito per le attività svolte con autofinanziamento, una quota proporzionale di competenza.
[ e in tal caso materia facile da decretarsi in sede giudiziaria-civile e penale-competente; sufficiente la certificazione di iscritto alla fondazione e di ex iscritto prima al Msi e, poi, ad An, e degli incarichi a guida delle ex sezioni ed ex circoli senza mai avere ricevuto fondi di alcun tipo; dunque, “..uomo avvisato…mezzo salvato…” ]

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I DUE DOCUMENTI

in rete –  servizio agosto

——– Original Message ——–

Subject: LETTERA – APPELLO E MOZIONE PER L’IMPEGNO POLITICO DELLA FONDAZIONE AN
Date: Mon, 27 Jul 2015 19:35:33 +0200
From: Mozione Alleanza Nazionale <mozionean@gmail.com>
To:  ( . . . )

Ai membri

dell’ASSEMBLEA DEI PARTECIPANTI E DEGLI ADERENTI

della FONDAZIONE ALLEANZA NAZIONALE

Propri indirizzi

                                                                      

LA MOZIONE DEI QUARANTENNI

PER L’IMPEGNO POLITICO DELLA FONDAZIONE AN

Cari amici,

nei giorni scorsi abbiamo presentato a Roma una mozione da sottoporre all’inizio di ottobre alla Assemblea degli iscritti della Fondazione Alleanza Nazionale per porre il tema del ritorno del nostro grande contenitore ad un impegno politico diretto, anche nella forma di soggetto politico.

L’esigenza che abbiamo voluto raccogliere, come testimoni di un sentimento molto diffuso, è frutto ed espressione di un orgoglio al quale non vogliamo rinunciare, quello di potere rappresentare un’area politica influente, suggestiva per gli orfani della Alleanza nazionale che abbiamo conosciuto ma anche del più tradizionale ed ampio centrodestra che sta subendo una erosione di fiducia dopo il fallimento del progetto politico del Popolo della Libertà.

La nostra proposta, che nasce dall’ambizione di volersi mettere a disposizione di una rinascita convincente per chi sino ad oggi è rimasto a guardare, per chi ha fatto scelte diverse che nessuno oggi chiede di rinnegare, per chi chiede unità nei valori fondamentali, primi quelli dell’Unità nazionale, della solidarietà, della libertà personale, della valorizzazione delle esperienze legate profondamente al territorio, del rinnovamento, è una proposta a favore, non contro nulla e nessuno. Crediamo al contrario nella capacità responsabile di sapere guardare oltre impegnando il meglio di noi stessi.

Il tempo per lenire dissapori, analizzare e metabolizzare errori singoli o collettivi crediamo sia già maturato. Ha prodotto in parte sofferte autoanalisi e anche fin troppi dibattiti pubblici sulle responsabilità e sul nostro passato.

Per un uomo e una donna di destra, per chi come Noi vive di grandi passioni, consumate anche nelle sconfitte e nelle disillusioni, guardare al futuro deve significare avere il coraggio e la forza di parlare di responsabilità e non di colpe.

Avere il coraggio di ritrovarsi uniti, per affidare ad una nuova generazione della Destra Italiana le responsabilità delle scelte che riguardano il nostro futuro.

Ci sono stati, e ci saranno ancor di più oggi, soggetti esterni ‘interessati’ ad alimentare la polemica sul nostro mondo, che porranno in varie forme in evidenza alcuni, anche obiettivi, errori del recente passato e che lavoreranno per dividere e non per unire.

Queste interferenze esterne non ci interessano: il confronto chiarificatore deve avvenire tutto al nostro interno.

La Destra Italiana – e la sua classe dirigente che non può essere creata a tavolino – deve e può compiere un’ analisi su se stessa con il misurato riconoscimento reciproco di una intera comunità : la nostra comunità umana e politica.

Via della Scrofa e le tante federazioni sparse su tutto il territorio nazionale  sono il luogo simbolo dove tornare a rielaborare insieme progetti, idee, e programmi per la nostra Patria.

La mozione che abbiamo sottoscritto vorremmo ora potesse essere sostenuta da ogni singolo iscritto della Fondazione, in vista dell’Assemblea di ottobre, prima di poterla fare divenire patrimonio comune degli Italiani, tutti gli Italiani, che attendono dalla nostra Comunità un forte scatto di orgoglio.

Noi primi sei firmatari, nel nostro impegno politico, nella nostra attività a livello di istituzioni e Comunità siamo espressione, ciascuno con la sua storia, dell’anima del nostro Movimento. Le nostre storie si possono intrecciare con le storie di chiunque altro abbia condiviso un percorso comune che oggi deve essere ricucito.

Siamo tutti, indistintamente, a disposizione per fornire chiarimenti o promuovere sul Tuo territorio ogni iniziativa utile a sensibilizzare sugli obiettivi che vorremmo fossero condivisi dalla maggioranza di noi.

Pronti anche a raccogliere critiche e osservazioni, se utili a dare senso e corpo a quel confronto decisivo che vogliamo porre all’ordine del giorno dell’Assemblea del prossimo mese di ottobre.

Il tuo contributo sarà per questo importante e prezioso.

Non vogliamo contarci, vogliamo solo poter condividere con tutti voi la convinzione che è arrivato il tempo di ritrovarci.

Puoi contattarci per comunicare la Tua eventuale adesione alla mozione (che ti inviamo in allegato) o ricevere ulteriori informazioni all’indirizzo mail: mozionean@gmail.com

Qualunque sarà la Tua scelta Ti salutiamo con la massima cordialità.

I primi sei firmatari della Mozione dei quarantenni per l’Assemblea della Fondazione   Alleanza Nazionale (in ordine alfabetico):

Sabina Bonelli, componente dell’Assemblea nazionale di Fratelli d’Italia (e-mail sabinabonelli@alice.it)

Michele Facci, capogruppo di Forza Italia nel Consiglio comunale di Bologna (e-mailmichele.facci@comune.bologna.it)

Fausto Orsomarso, consigliere regionale Gruppo misto in Calabria (e-mailfausto.orsomarso@consrc.it)

Andrea Santoro, consigliere comunale del Nuovo Centrodestra a Napoli (e-mailandrea.santoro@comune.napoli.it)

Alessandro Urzì, consigliere regionale del Trentino Alto Adige e provinciale di Bolzano – “L’Alto Adige nel cuore” (e-mail alessandro.urzi@consiglio-bz.org)

Gianluca Vignale, consigliere  regionale di Forza Italia in Piemonte (e-mail gianluca.vignale@gmail.com)

DESTRA: LA “MOZIONE DEI QUARANTENNI” PER IMPEGNO POLITICO DELLA FONDAZIONE AN

La Fondazione Alleanza Nazionale deve tornare a fare politica trasformandosi in un soggetto politico. A chiederlo sono sei quarantenni iscritti alla Fondazione An, tutti impegnati politicamente sul territorio, che questa mattina all’Hotel Plaza di Roma hanno lanciato la mozione in vista dell’Assemblea nazionale indetta per il prossimo 3 ottobre. “Constatato che con la fine del progetto del partito unico del centrodestra rappresentato dal Popolo della Libertà – si legge nel testo della mozione – sono venute meno le condizioni politiche che hanno portato allo scioglimento di Alleanza Nazionale; che l’approvazione della nuova legge elettorale per la Camera impone al Centrodestra di ritrovare un percorso comune, nel quale la Destra proveniente da Alleanza Nazionale non può entrare frammentata”, i sei primi firmatari chiedono all’Assemblea degli iscritti di “approvare tutti gli atti necessari alla Fondazione Alleanza Nazionale per svolgere un’azione politica che si traduca in forme di rappresentatività elettiva nelle diverse istituzioni, attraverso l’aggregazione degli italiani che si riconoscono nei principi espressi dall’articolo 1 dello Statuto del Movimento politico Alleanza Nazionale al momento del Congresso di scioglimento del marzo 2009”.
Secondo Alessandro Urzì, candidato sindaco del centrodestra a Bolzano e consigliere provinciale con la lista “Alto Adige nel Cuore” a Bolzano, “c’è una generazione di trentenni e quarantenni che chiede fortemente di rimettere in moto il patrimonio di una destra che non ha più una casa politica in cui riconoscersi. Oggi la Fondazione Alleanza Nazionale deve assumersi la responsabilità di un’iniziativa politica che è quella di aggregare, costruire e far diventare grande qualcosa che ha tutte le potenzialità per esserlo”. Fausto Orsomarso, consigliere regionale del gruppo misto in Calabria, sottolinea il dato anagrafico: “c’è gente che è nata dopo di noi e che non ha mai potuto votare per un grande partito di destra, con questa iniziativa diamo loro una grande opportunità e una casa comune”. Per Andrea Santoro, consigliere comunale di Ncd-Area Popolare a Napoli, “il contenitore comune per far rinascere questo nuovo soggetto politico può realizzarsi solo con il superamento di tutte le singole esperienze per ridar vita ad una nuova classe dirigente”Il progetto politico di una destra unita, avvisa Gianluca Vignale, consigliere regionale di Forza Italia in Piemonte, “non deve essere un’addizione di singolarità ma gettare le basi per una grande casa comune della destra”. Per Michele Facci, Consigliere comunale di Forza Italia a Bologna, “serve una destra che colga tutte le istanze politiche sociali e culturali che era in grado di portare avanti Alleanza Nazionale. Partiamo da quel che è rimasto: ovvero la Fondazione An dove quelle radici profonde non sono mai gelate”. Infine Sabina Bonelli, ingegnere libero professionista candidata alle recenti europee nelle liste di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, sottolinea come “da Bolzano alla Sicilia è forte e vivo il bisogno di ricostruire un partito di Destra in grado di riaggregare tutta la destra dispersa.
foto di Andrea Santoro.
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DA COSENZA – TRATTO DAL WEB
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#GigiMarulla, l’unico vero re di #Cosenza

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Marulla i cosentini piangono il gran morto di loro gente.

Triste destino per un eroe della domenica lasciar il mondo in una maledetta domenica. A Cosenza nel bel periodo in cui “a Duminica era du palluni” Gigi Marulla e’ stato l’uomo bandiera per antonomasia.I ragazzini degli anni Ottanta l’hanno amato come un eroe dei cartoni animati, i vecchi tifosi in suo nome hanno messo in archivio le prodezze di Campanini, gli ultra’ suoi coetanei l’hanno idolatrato dall’inizio alla fine come il campione perfetto che mai ti abbandona e che tutto ti dona.Ai Nuclei sconvolti con il suo cognome piano aveva permesso anche il calembour da sballati “Marulla La Canna” incrociandosi con un giocatore di bruzia schiatta popolare. Piange Cosenza dal Busento al San Vito, dalle Cannuzze a Vaglio Lise l’uomo bandiera d’altri tempi. Campione dell’era bella del miglior ciclo rossoblu, Marulla e’ stato per Cosenza quello che furono Juliano per il Napoli, Bulgarelli per il Bologna, Mazzola per l’Inter, Rivera per il Milan, Riva per il Cagliari. In provincia però a Cosenza nel periodo più’ bello della storia centenaria dei Lupi e fa piacere che Fabrizio Bocca nel suo blog su Repubblica abbia colto questo particolare versante di storia patria calcistica fatta di belle azioni e sentimenti veri. Calabrese di Stilo, esordio ad Acireale, parentesi illustre nel Grifone genoano gemellato dei lupi silani, poi Avellino e un finale per nulla triste e solitario nel Castrovillari. In mezzo e dopo solo Cosenza.La statistica narra delle presenze e dei goal che lo mettono in cima a tutti gli altri. Una forza propulsiva nel piede e nella testa. Il coraggio mai domo. Molti cosentini hanno un foto con lui presenza fissa e amichevole della fede pallonara. Un giro nei social vi permetterà dii capire come era intimo  e familiare ad una popolazione intera. .Una moglie cosentina, due figli cosentini, una “mutria” magno greca diventata cosentina quella di Gigi Marulla. Nome da musical americano, cognome da ditirambo, egli e’ stato il nostro Rambo nell’area di rigore degli avversari. Giacomo Mancini per la sfida elettorale con don Peppino Carratelli, presidente della promozione in serie B lo chiamo’ in lista per bilanciare il gap tifoso.Gigi Marulla come una varchiglia di Renzelli, come una poesia di Ciardullo, come una pagina di Telesio. Marulla adorato a Cosenza e dalla sua provincia grande. Dai Casali al Manco, dalla bizantina Rossano fino ad Amantea abbiamo avuto il nostro Maradona. Senza gli eccessi da pibe isterico. Calabrese buono Gigi. Solidale e amico della Terra di Piero, allenatore di D è campione di scuola calcio, compagnone di tifosi e giornalisti. E ai grandi campioni spettano le leggende intramontabili.La ritualità del goleador a volte incontra gesta da Omero che la poesia popolare tramanda a futura memoria:. “Te lo ricordi Marulla” canteremo noi cosentini fino alla fine del mondo quando incontreremo i salernitani.All’Adriatico di Pescara si lottava per non retrocedere. E al supplementare a pochi minuti dai rigori con la determinazione di un Rombo di tuono la Gloria arride all’audace centravanti che incanta l’Italia in una rara diretta televisiva Rai di quegli anni. Si,ti ricordiamo Marulla, e ti veneriamo ancora, e non ti dimenticheremo mai per la tua forza e la tua generosità. Achille degli stadi che avevi come tallone da ferire un cuore generoso che ci lascia orfani e tristi del nostro capitano. Oh capitano che a Padova tentasti l’altro miracolo in mezzo ai nani indecorosi.Un eroe che non ha abbandonato mai la sua truppa. Nelle nostre strade e nelle piazze il suo nome sarà ricordato con un sibilo di gioia che freme al ricordo di qualcosa di straordinario. Te lo ricordi Marulla? La nostra bandiera. Un uomo vero. Idolo delle tifose che iniziarono ad affollare gli spalti cosentini in coincidenza della sua ascesa e che non hanno mai visto una sua caduta sul campo e tantomeno nella vita privata durata troppo poco per infamia del Fato.È spirato di sera Gigi Marulla come nella poesia di Garcia Lorca. A Cavinia luogo incantato delle nostri estati gli dei hanno distrutto un nostro sentimento certo. Noi cosentini perdiamo un amico e un campione. Nel lutto terribile guadagniamo un mito. Ti ricorderemo per sempre Marulla. Ti siamo grati per la gioia che hai regalato ai migliori anni della nostra vita di tifosi. Ululano dolore i lupi sul Busento.Onorano Gigi Marulla che fu e resta l’unico vero re di Cosenza.

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Ferruccio Massimo Vuono – Responsabile Ufficio Stampa “Azimut” – Napoli

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